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Fra estetica e pensiero: il caso D.ONE

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Alcune settimane fa, Simone Nervo e Vanessa Vialardi (proprietari del D.ONE) mi hanno invitato per provare la nuova drink list del locale.

Pensavo di gustare ottimi cocktail (da tempo il locale è uno dei migliori in città per proposta e qualità) ma non di trovare un percorso creativo che eleva decisamente il brand.

Ma procediamo con ordine.

Da sempre il duo ci delizia con vere e proprie produzini editoriali al posto del tradizionale menù. Da“Giovane e gaudente” al “Ricordi liquidi”. Ora è arrivato “Let’s shake the fairytales”.

Un proprio e vero libro delle fiabe per accompagnare un’offerta rinnovata più glocal rispetto al passato.

La lista dei cocktail è dunqie rinnovata. Sono dieci le preparazioni e le proposte.

Le illustrazioni sono di Michela Maracelli (@michelamarcelly), disegni che accompagnano e spiegano i nomi dei cocktail:

  • “Alice nella pancia della balena”;
  • “Peter Pan e lo Stregatto”;
  • “Pinocchio e lampada magica”;
  • “Aladin e il Cappellaio matto”;
  • “Mangiafuoco e Biancaneve”;
  • “Hansel, Gretel con Capitan uncino”;
  • “La Sirenetta e il tappeto volante”;
  • “Gulliver e i sette nani”;
  • “Cappuccetto rosso e la mela stregata”;
  • “La Regina di cuori e la Bella addormentata nel bosco”.

Ma per i nostalgici, nella sezione del “Cera una volta” si possono trovare gli iconici Aria di Torino, Il Torinese Riservato e Cervezita.

Dieci nuovi cocktail con venti ingredienti (disponibili sia prima che dopocena).

Difficile (per me poi impossibile) riprodurli a casa. In piena controtendenza rispetto alla mania del consumo casalingo scoppiata in era Covid-19.

Da provare assolutamente, un’esperienza da vivere fra le mura del D.ONE fra amici o in solitudine.

Estetica, pensiero creativo ma focalizzato. Complimenti a Simone Nervo e Vanessa Vialardi.

D.One, via Giuseppe Baretti 15, Torino. Aperto dalle 18,00 alle 23,00. Pagina Facebook e Instagram.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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