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Cioccolatò 2017: essere o non essere?

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L’edizione di Cioccolatò 2017 non si farà. Per mancanza di tempo gli organizzatori, vincitori del Bando comunale, rinunciano all’edizione invernale (dopo l’anteprima di marzo).

La Stampa ripercorre le tappe della vicenda.

Ma Torino ha bisogno di Cioccolatò 2017? No, Torino ha bisogno di un evento sulla filiera del cioccolato, che è altra cosa rispetto a Cioccolatò. E avrebbe bisogno di un luogo fisico dove comunicare la storia torinese legata al prodotto. Non chiamamolo Museo, ma poco ci manca.

Cioccolatò per la sua attuale concezione non è più una manifestazione accettabile. Serve per politiche di piccolo cabotaggio, rischia di essere un doppione delle botteghe cioccolatiere e una cannibalizzazione delle marche industriali verso gli artigiani.

La prima reazione di molti nostri lettori alla notizia è stata: “menomale, negli altri anni si è visto di tutto”.

Vero, verissimo ma Torino senza una manifestazione del cioccolato è uno scempio. Proprio quando Milano con Salon Du Chocolat (15-18 febbraio 2018) è già sul pezzo.

Il giornalista Gigi Padovani ci ha poi ricordato un progetto passato per rendere realtà uno spazio fisso per la cultura del cioccolato; dopo l’apertura di tanti spazi della ristorazione anche questa sarebbe un’idea vincente.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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