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Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese: i signori Miscusi

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Ha aperto da pochi giorni a Torino il format Miscusi, in una delle piazza gioello di Torino, quella piazza Carlina appena ristrutturata. Stasera ci sarà una festa, l’occasione giusta per presentarsi alla città. Aldilà del format, il nostro blog vuole indagare sui due promotori di Miscusi, ovvero Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese.

Miscusi: i fondatori

Come tanti altri giovani, la coppia di fondatori ha trovato in Milano un incubatore naturale per le loro ambizioni. Si conoscono all’università Bicocca, poi le loro strade si dividono per un certo periodo. Alberto Cartasegna vola a Berlino per prendere parte al progetto Helpling, di cui diventa co-fondatore per l’Italia; Filippo Mottolese rileva un locale storico nel centro di Milano e avvia The Ordinary Market, dopodiché si dedica al lancio della startup spagnola Xceed nella città di Milano.

Alexander Samwer come socio pesante

Nel 2016 arriva l’intuizione: innovare nel retail fisico e nel food-retail così come negli anni prima si è innovato sulla tecnologia. Creare quindi un locale giovane, calzante per la nuova generazione dei consumatori, i famosi Millennials. Nei primi venti mesi di attività raggiungono un fatturato complessivo di circa 4,5 milioni €, con un tasso di crescita medio mensile del 20% e una redditività del singolo ristorante vicina al 30%. Sono stati la scommessa dell’imprenditore seriale Alexander Samwer, cofondatore di Rocket Internet, che ha finanziato il progetto per oltre un milione di euro.

“L’idea è nata vedendo le catene di ristorazione nel mondo. Ci sono quelle che fanno gli hamburger, quelle che fanno la pizza, quelle che fanno sushi e sashimi. Perché non c’è nessuno, a livello internazionale, che fa la pasta? Eppure la pasta piace a tutti. Allora ci siamo detti: proviamoci noi”, spiegano i cofondatori in un’intervista rilasciata a il Giorno Milano.

La formula vincente di Miscusi

Il 30 novembre 2016 firmano il contratto d’affitto per la location di via Pompeo Litta 6 a Milano, sede del primo Miscusi, inaugurato il 18 febbraio 2017. La zona, a due passi dal Tribunale e circondata da uffici, è strategica per la formula del business lunch, il pasto veloce ideale per i lavoratori in pausa pranzo. Da Miscusi si mangia un piatto di pasta, prodotta giornalmente nel pastificio interno al locale, con diverse soluzioni di impasti di semole italiane da abbinare a piacimento ai dieci diversi condimenti. L’offerta beverage conta solo vino, birra e acqua. Lo scontrino medio si aggira intorno agli 8-9€.

2018: altri 5 milioni di euro da investitori

Miscusi è un fast food di pasta fresca. Il cliente arriva e sceglie il tipo di pasta fresca che preferisce, fatta in casa la mattina stessa, creata nel pastificio a vista interno al locale con grano biologico di Altamura macinato sul momento. A novembre 2018, i fondatori chiudono un round di finanziamento da 5 milioni di euro per spingere sull’acceleratore.

Brainpull come partner digitale

Cartasegna e Mottolese puntano molto sul digital e su una strategia che fa della coerenza tra i vari asset, ovvero offerta gastronomica, interior design e politica di prezzo, web&social, il suo cavallo da battaglia. Affidano la comunicazione social e digital al campione italiano del settore, quel Domingo Iudice fondatore di Brainpull e vero taumaturgo del fenomeno Pescaria. Arrivano su Torino in una situazione di grande fermento, in cui altri giovani imprenditori hanno trovato fortuna con format originali, come Poormanger, Bricks, EraGoffi e SNODO. Ci auguriamo che anche qui Miscuci ottenga il successo che merita.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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