“Il carrello tricolore? Buona l’idea ma si poteva fare meglio”. Se non bocciato quantomeno rimandato a settembre il ministro Adolfo Urso, ideatore di un provvedimento su cui le perplessità superano di gran lunga l’entusiasmo.
“Questa iniziativa è nata con ottimi presupposti ma ha avuto una realizzazione che solo parzialmente ha soddisfatto le nostre attese. Per dare davvero un ristoro importante ai consumatori sarebbe servita una grande alleanza che coinvolgesse in modo più organico l’industria”: ad affermarlo è il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive nel giorno in cui presenta la campagna Prodotti in Piemonte. Il buono del nostro territorio.
Tecnicamente si chiama il Trimestre anti Inflazione, l’iniziativa del Governo alla quale la Cooperativa ha aderito con sconti del 10% su oltre 200 prodotti a marchio Coop e 1.000, sempre a marchio, a prezzi bloccati.
Una iniziativa partita il 1° ottobre e chiamata Carrello Tricolore.
“Iniziamo a registrare qualche fornitore che ci dice che è disponibile nel trimestre a fare uno sconto superiore – spiega –sono pochissimi e gli sconti sono marginali, ma danno l’idea di una potenzialità che c’era e non è stata raggiunta. Se avessimo potuto concordare un paniere di prodotti con l’industria, avremmo potuto fare un’iniziativa che non parlasse soltanto dei prodotti a marchio del distributore ma che riguardava la fetta più ampia del carrello”.
Iniziativa che ha portato, nei primi giorni, al raddoppio delle vendite dei prodotti scontati e a un aumento del 25% di quelli a prezzo ribassato, una sorta di effetto accaparramento che, conclude Dalle Rive, dimostra “la difficile situazione che vivono i consumatori”.
Per Dalle Rive il fatto che non ci sia stato un coinvolgimento del Sistema Paese è dipeso da miopia. E sull’iniziativa del governo ritiene che “entro fine anno una valutazione sugli effetti che ha avuto sui risparmi dei consumatori vada fatta”.
Prodotti in Piemonte, il buono del nostro territorio è l’iniziativa di Nova Coop a sostegno del consumo di qualità e dell’economia locale che mette in vetrina le aziende alimentari piemontesi con le quali collabora tutti i giorni.
Il progetto coinvolge 93 produttori e oltre un migliaio di referenze “made in Piemonte” in rappresentanza di un universo più ampio che raggruppa 340 imprese fornitrici e un valore di produzione pari a 75 milioni di euro.
Per la prima volta quest’anno il percorso di conoscenza delle imprese piemontesi continua con il “Porte aperte” presso alcune realtà aziendali con visite didattiche e degustazioni.