Ci si chiede sempre perchè Torino non riesce a sfruttare i propri tetti (o rooftop). Su La Stampa odierna è uscita la suggestione di una caffetteria a Palazzo Madama. Ma ancora nulla di concreto.
Anche perchè a differenza del Caffè San Carlo, non c’è un mecenate alle spalle ma i soldi del PNRR.
Ma il direttore Giovanni Carlo Federico Villa lo ha già definito con parole che ben si addicono al progetto che ha in mente: “Questo intervento cambierà la prospettiva di Palazzo Madama”. Si tratterebbe appunto di una caffetteria che sarà collocata sulla terrazza del palazzo simbolo di Torino.
Il modello sarebbe la Terrazza Martini di Milano.
La vista del locale torinese sarà via Garibaldi, la facciata di Palazzo Reale, i due capolavori di Guarino Guarini: la cupola di San Lorenzo e la cupola della Cappella della Sindone, lo skyline dei tetti e dei campanili di Torino, con la Sacra di San Michele e le Alpi, dal Monviso alle Graie, e la Levanna orientale.
Ma il progetto è ancora in fase di studio, e prevede la possibilità di allestire un’apposita struttura (non invasiva) sul tetto di Palazzo Madama e che potrà ospitare, contemporaneamente, un massimo di 150 persone.
L’utopica realizzazione avrebbe un costo di 2,2 milioni €. “Speriamo possano arrivare dai progetti relativi ai finanziamenti del Pnrr” spiega Villa.
Dieci mesi per la realizzazione, con inaugurazione ottimistica nell’autunno 2023, altrimenti nella primavera 2024.
Per ora nulla di concreto, una bella idea e nulla più.
La fondazione Torino musei rischia il commissariamento. L’ex presidente è stato cambiato xché inquisito e quello nuovo è un revisore di conti . C’è solo la volontà di tagliare servizi ed è stata bloccata ogni iniziativa atta a migliorare la fondazione