Nel 2018 cresce il fatturato di Eataly ma il bilancio chiude in perdita
Un giro d’affari consolidato di 532 milioni€ (+14% sul 2017), con performance operative in crescita, sia in Italia (+16%) che in Usa (+17%), ma un Ebitda adjusted prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni di 21,1 milioni€ (-16%), ma, soprattutto, una perdita di 17,1 milioni€, sull’utile di 1,03 milioni€ del 2017.
Ecco i principali numeri della relazione di bilancio di Eataly riportati dal quotidiano finanziario MilanoFinanza.
545 milioni€ di costi, ammortamenti e accantonamenti balzati, anno su anno, da 20,7 a 26,4 milioni€.
I debiti col sistema bancario ammontano a 96,3 milioni€.
Un bilancio che allontana l’ipotesi di quotazione in Borsa più volte confermata dallo stesso Guerra.
“Da tempo sono in atto – scrive MilanoFinanza – colloqui con potenzilai alleati cinesi”.
Parigi è stata l’ultima apertura, e già sono in cantiere Toronto, Londra e Verona, ed in definizione quelle di San Josè e Dallas.
Sempre MilanoFinanza scrive – “Mentre sono in corso trattative per aprire store ad Austin, San Francisco, Seattle, Los Angeles e, in Europa, a Vienna, Lisbona, Madrid e Bruxelles. Infine, nell’agenda di Guerra vi sono le ipotesi Washington Dc, Miami, San Paolo, Barcellona e Houston”.
Dal momento che dal fronte ricavi le nuove aperture porteranno ulteriore ossigeno al fatturato, appare evidente che si dovrà operare per limitare i costi del business.
E sicuramente, prima o poi, si dovrà ragionare anche sui KPI dei singoli punti vendita.
Nulla di grave, per ora, ma un primo raffreddore dei conti che deve rendere attento il management.
Le nuove aperture dovrebbero essere coerenti alla generazione di cassa degii store già aperti. Se no il rischio è di accrescere le perdite e incrementare il ricorso al debito. Comunque anche l’ utile di 1 milione di euro del 2017 è ridicolo.