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Torino e i Caffè Storici: un patrimonio cittadino

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Torino e i Caffè Storici: un patrimonio cittadino da preservare e promuovere in chiave di branding cittadino.

Partiamo da un record: Torino è la città italiana con il maggiore numero di siti storici in attività. Un record tutt’altro che scontato.

Seduti al tavolino si può godere di una visione distaccata e privilegiata della vita e degli abitanti di una città. E di osservatori famosi, i tavolini dei nostri caffè storici, ne hanno visti parecchi.

Sono infatti testimoni silenziosi e immutati della storia di Torino e, inevitabilmente, attirano turisti, appassionati e curiosi da tutto il mondo.

L’occasione delle ATP Finals ha portato ad una riflessione generale su questo importante asset turistico.

Edoardo Cavagnino, presidente dell’Associazione “Caffe Storici di Torino e del Piemonte” e titolare della Gelateria Pepino 1884, e Alberto Landi, titolare del caffè Al Bicerin e consigliere dell’Associazione “Locali Storici d’Italia”, hanno raccontato la storia dei loro caffè, il profondo legame con la città stessa, ma anche le prospettive di mantenimento e di valorizzazione di un patrimonio comune e unico.

“Il segreto della longevità dei Caffè Storici cittadini sta forse nel fatto che in molti di loro è stato inventato un prodotto unico diventato vero punto di forza – ha evidenziato Edoardo Cavagnino – da Pepino il Pinguino, il primo gelato ricoperto su stecco, da Mulassano il Tramezzino, al caffè Elena, Carpano ha messo a punto e commercializzato il Vermouth, e al Bicerin, il caffè più antico di Torino, è nato proprio il Bicerin”.

I Caffè storici sono entrati a far parte dell’Associazione europea Historic Cafés Route, un progetto di collegamento culturale tra tutti i caffè storici europei, certificato proprio nel 2022 come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Per dare significato e rilevanza a questo importante riconoscimento, a fine marzo 2023, la città sarà sede di un convegno che vedrà riuniti tutti i Caffè Storici Europei e dove saranno presenti i rappresentati del Consiglio d’Europa e altre cariche istituzionali.

Un obiettivo ambizioso che però renderebbe merito al lavoro delle attuali generazioni, ma anche a quello delle precedenti, perché i Caffè Storici hanno attraversato la storia del nostro Paese, superando crisi, guerre, conflitti sociali e mille difficoltà che accompagnano anche i giorni nostri.

Alberto Landi, del più antico caffè cittadino, ha sottolineato quanto sia importante e non così scontato che Torino detenga il maggior numero di Caffè Storici: “La coscienza e l’importanza del locale storico si è creata solo nell’ultimo secolo, siamo passati attraverso epoche in cui si distruggeva e si ricostruiva, tutti noi abbiamo quindi una grande responsabilità e dobbiamo avere la lungimiranza che ci consentirà di proseguire nei secoli futuri”.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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