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Come Roccia Rossa Wines vuole valorizzare il Bramaterra

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Oggi parliamo di Roccia Rossa Wines e di come vuole valorizzare il Bramaterra e tutto il territorio dell’Alto Piemonte.

Al nostro arrivo a “la Pianella”, in località Villa del Bosco, siamo accolti da un panorama mozzafiato: tra i boschi collinari si fa spazio un singolare vigneto.

Ci troviamo ai piedi del Monte Rosa, tra le provincie di Biella e Vercelli.

Dando le spalle al monte, possiamo vedere Novara e Trecate, nelle giornate particolarmente belle e limpide, persino gli appennini liguri. Ma la l’aspetto che ci colpisce maggiormente è una particolare caratteristica del terreno: è rosso.

Di terra qui ce n’è poca, sembra più selciato.

La terra antica di Roccia Rossa Wines

Parlando con la gente del posto scopriamo che da queste parti la vigna cresce facendosi strada tra le rocce.

In effetti, la Pianella si trova in un punto molto particolare: qui giaceva infatti un vulcano, formatosi in seguito alla collisione tra la placca africana e quella europea, avvenuta circa 60 milioni di anni fa.

Una volta qui ci arrivava addirittura il mare; a testimoniarlo è la presenza di fossili marini ritrovati durante i lavori di ripristino del vigneto. Non bisogna necessariamente essere appassionati di geologia per sentire il fascino di questi territori, così antichi e misteriosi.

Anche la produzione del vino di questo territorio, il Bramaterra, ha origini antiche. I pastori che si insediarono lungo le valli tra il III e il IX secolo d.C. cominciarono a coltivare il suolo e con esso le vigne.

La Roccia Rossa

Passeggiando tra questa meraviglia naturale notiamo una grande roccia, anch’essa di colore rossiccio, che sporge maestosamente dalla terra e sotto la quale si trova una sorgente d’acqua naturale.

È proprio questa roccia molto caratteristica ad aver ispirato il nome dell’etichetta protagonista di quest’articolo: Roccia Rossa.

Dalla vigna passiamo poi alla cantina, situata a Brusnengo, un paesino a pochi chilometri, sempre nel biellese. E qui incontriamo l’uomo protagonista di questo racconto Giovanni Galliano Boscolo, detto Gianni.

Roccia Rossa Wines è un’etichetta giovane, nata nel 2011 per rivalutare un territorio dal potenziale incredibile.

Grazie a Gianni, visionario imprenditore del settore tessile, i vigneti di nebbiolo vengono ammodernati in quanto parte fondamentale per la produzione del Bramaterra, uno dei vini DOC del territorio.

Oltre a questa eccellenza enologica, l’etichetta commercializza anche il Galliano – Coste della Sesia, il Bramaterra Riserva, il Rosato, il Brut e il Brut Rosato, due metodi classici base chardonnay e 100% Nebbiolo.

Il fondatore della cantina, viticoltore per caso

La vera storia di come Gianni Boscolo fondò Roccia Rossa Wines è avvincente.

Lui viene da tutt’altro mondo, quello tessile, nel quale ha costruito un successo dopo l’altro, viaggiando in tutto il mondo per molti anni.

Dopo una richiesta d’aiuto da parte di una famiglia di viticoltori locali, nel 2009 acquista alcuni vigneti nella zona tra il biellese e il vercellese. E da lì nasce una storia molto bella.

Lo intervistiamo e Gianni, inizialmente un po’ sulle sue, ci dimostra man mano checi parla tutta la passione che ha per il suo vino.

Ci racconta che per lui, un imprenditore da sempre, è affascinante il confronto tra il mondo che conosceva prima di fondare Roccia Rossa Wines e quello appartenente alla viticoltura.

Per lui è curioso come, mentre si ha la sicurezza di progettare e realizzare un abito in relativamente poco tempo, la produzione del vino è soggetto a più variabili a volte imponderabili.

Siccità, temperature estreme o grandine; insomma, basta poco e tutto può andare in fumo, come è successo l’anno passato, quando la vendemmia per via della grandine è stata completamente compromessa.

Le annate sono diverse tra loro, non importa che macchinari si abbiano, o quanto sia competente l’enologo o l’agronomo; il vino sembra avere un’anima e una volontà tutte
sue.

Quando Gianni assaggia il Bramaterra Roccia Rossa pronuncia una frase non indifferente: “Non è vino, è nettare”. Dunque, andiamo a indagare la storia del Bramaterra.

Roccia Rossa Wines

Il Bramaterra

Il vigneto di Roccia Rossa Wines fa parte dei territori di sette comuni che producono uno dei più prestigiosi vini da arrosto piemontesi, appunto il Bramaterra DOC. Il Bramaterra è un vino composto da:
• Nebbiolo al 50-70%;
• Croatina, per una percentuale che varia tra il 20 e il 30%;
• Bonarda e Vespolina, che si contengono la parte rimanente e che oscilla tra il 10 e 20%.

Nonostante la sua elevata qualità, il Bramaterra è un vino dalla storia complicata; la sua produzione ha vissuto momenti di difficoltà che sono stati superati grazie alla tenacia dei produttori locali.

Diamo un’occhiata ai momenti salienti

Il Bramaterra: la storia dalle origini al DOC

Nel lontano 1973, un comitato spontaneo di alcuni territori nel Biellese e Vercellese ha fatto richiesta d’idoneità alla denominazione di origine controllata per il Bramaterra.

A collegare questo comitato non era soltanto la passione per la viticoltura, ma anche un bisogno di rivalorizzazione dei territori locali i quali, a causa dell’industrializzazione in seguito alle due guerre mondiali, erano stati abbandonati.

La derivazione del vino da più di un vitigno ha favorito la scelta di un nome geografico: in base alle partite esportate per la maggior parte a Biella, Vercelli, Milano e in Svizzera, e a un’attenta valutazione del territorio dell’alto Piemonte, unificato da geologia, pedologia, clima e situazioni storiche, sociali ed economiche, è stato scelto il nome “Bramaterra”, ovvero “bramosia per la buona terra”. In effetti, il Bramaterra si produce nei seguenti sette comuni collinari tra Vercelli e Biella:
• Masserano;
• Brusnengo;
• Curino;
• Roasio;
• Villa del Bosco;
• Sostegno;
• Lozzolo.

Dopo il riconoscimento della DOC Bramaterra, è stato instaurato un consorzio con sede nel comune di Roasio.

Il Bramaterra: le principali caratteristiche

Nel nostro tour incontriamo anche Stefano Fiorillo, responsabile commerciale della cantina, che ci illustra le caratteristiche dei Roccia Rossa, affermando che bisogna fare molto cultura e informazione su questi vini e che non sono molto conosciuti.

Il potenziale è altissimo, soprattutto se il prodotto riesce ad arrivare ad un target di intenditori che cerca qualcosa di molto particolare, o ancora ai giovani che si affacciano al mondo del vino e che possono incontrare e appassionarsi ad esempio al rosato, davvero unico nel suo genere.

E continua raccontandoci del Bramaterra, di come viene invecchiato per non meno di due anni e per almeno 18 mesi in botti di legno. La qualificazione Riserva si ottiene invece invecchiando il Bramaterra per ben tre anni, di cui due in legno.

Il Bramaterra, ha le seguenti caratteristiche:
• Colore rosso granato con riflessi aranciati;
• Profumo caratteristico e intenso;
• Sapore pieno e asciutto, vellutato, sottofondo amarognolo;
• Gradazione minima di 12 gradi;
• Acidità totale minima del 5 per mille;
• Estratto secco netto minimo del 23 per mille.

Il terreno vulcanico lo rende ricco di minerali e questo conferisce al Bramaterra un gusto saporito con un’impronta sapida e un retrogusto leggermente acido.

Una terra che fa a sognare

Al termine della nostra visita alla cantina e della gradita degustazione, lasciamo che il nostro sguardo si posi nuovamente sull’orizzonte di ‘La Pianella’ e osserviamo le foglie dei vigneti che si fanno accarezzare dal sole e dalla piacevole aria pulita.

E il pensiero torna alla frase di Gianni: ci scordiamo che il vino non è soltanto un succo d’uva fermentato, il vino è nettare.

Il sito di Roccia Rossa Wines


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Kelli Pekkenen

Kelli Pekkenen, conosciuta sui social come Evangeline Dafuq, è una giovane copywriter ed insegnante freelance di lingue straniere. Specializzata in insegnamento e traduzioni d’inglese e tedesco da più di 10 anni, ha insegnato sia in scuole di lingua che in istituti di formazione. Tra la laurea in lingue e letterature, una specializzazione in americanistica, un master in comunicazione enogastronomica e vari corsi di formazione in comunicazione web e SEO, è sia copywriter SEO sia traduttrice inglese italiano e continua anche ad insegnare l’inglese da freelance. Provenendo da una famiglia multiculturale che ha inglese come lingua comunicante, parla inoltre estone e finlandese - le sue lingue d’origine - nonché il francese. È appassionata di americanistica, scrittura creativa e fotografia. Inoltre, quest’ultima è un hobby che è riuscita a far diventare un lavoro secondario.

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