Vinitaly (7-10 aprile 2019) è alle porte e UniCredit ci dice quanto vale il vino italiano.
L’Industry Book 2019 della banca, realizzato in prossimità della manifestazione veronese, scatta una fotografia puntuale del settore in Italia.
Circa 2.000 imprese industriali e un fatturato di oltre 11 miliardi€, l’8% circa del fatturato nazionale del settore Food&Beverage.
6,2 miliardi€ arrivano dall’export.
Gli Stati Uniti restano il primo mercato, seguiti da Germania e Regno Unito.
Questi tre mercati insieme assorbono più della metà (53,6%) dell’export italiano globale.
Tra i mercati di destinazione che crescono di più rispetto al 2017 si segnalano Francia (+10,1%), Svezia (+7,5%) e Paesi Bassi (+5,6%).
Per quanto riguarda le prospettive, secondo un’elaborazione UniCredit su dati Nomisma Wine Monitor, i mercati più interessanti per l’export di vino italiano nel 2020 saranno per i vini fermi la Cina (+11,9%), il Canada (+6,5%) e il Giappone (+4,2%).
Per gli spumanti conferme arrivano da Canada (+18,4%), Usa (+14,6%) e Cina (+12,2%).
Da segnalare le stime al ribasso per la Germania, partner commerciale storico in cui si dovrebbe assistere a una contrazione dei consumi, sia nel comparto dei vini fermi (-0,1%) sia negli spumanti (-0,8%).