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Pastiglie Leone: 160 anni di dolcezza

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Un compleanno importante per Pastiglie Leone (qui sito). Sono 160 le candeline da spegnere quest’anno.

Era il 1857 quando Luigi Leone aprì la confetteria che portava il suo nome a Neive. Ma la fortuna dell’azienda è legata ad un altro nome, quello di Giselda Balla che trasferì la sede a Torino e, con grande piglio imprenditoriale, la rese grande. Per tutta la vita le si dedicò strenuamente, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Leonessa.

Giselda Balla aveva comprato la confetteria con i proventi della sua prima esperienza lavorativa; vendeva ai negozianti che non potevano permettersi gli ordinativi minimi i prodotti della famosa azienda Dora Biscuits (in cui era impiegata), guadagnando sullo sconto dipendenti.

Il piglio della donna in carriera era già ben chiaro, anche quando convinse il Monero (che poi divenne suo marito) non a lavorare con lei ma a dedicarsi al comparto gommose, lasciando a lei il core business delle pastiglie.

Se è vero che la Pastiglie Leone è conosciuta ormai in tutto il mondo per le pastiglie (i bottoncini di zucchero in tinte pastello prodotti in quaranta essenze dalle più classiche alle più stravaganti come l’assenzio o il nuovo gusto Spritz) è altrettanto vero che di prodotti ne produce anche molti altri.

I Senateurs, ad esempio, gommose alla liquirizia aromatizzate alla violetta che devono il loro nome al Conte di Cavour. Nelle sue funzioni di Primo Ministro, infatti, egli amava umettarsi la gola con queste caramelle prima di rivolgersi con voce tonante, e senza l’ausilio di microfoni, al Parlamento riunito.

Le Lacrime d’Amore, ormai considerate una ricercata prelibatezza, erano le favorite dalle signore della Belle Epoque torinese. Un sottile strato di zucchero colorato con, all’interno, una goccia di rosolio che, oggi come allora, è prodotto solo artigianalmente.

Per non parlare dei Sukaj sul cui nome non si contano le teorie, una tra le più accreditate riguarda i sapori di liquirizia ed erbe aromatiche che compongono la grossa caramella gommosa: la commistione di sapori ricorderebbe i souk magrebini, da cui Sukaj.

Per questo anniversario sono previste parecchie celebrazioni, che iniziano proprio in questi giorni in occasione della Design Week di Milano con la presentazione della linea celebrativa al Fattobene Temporary store: un negozio temporaneo dedicato esclusivamente al Made in Italy storico e nelle due sedi LAGO in Brera e in Fiera.



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Silvia Galli

La mia regola è l’educazione, a tavola, nel parlare, nel vestire e nel vivere in generale. Mi occupo di pubbliche relazioni e scrivo non solo per professione, ma per passione. Oltre a mio marito e mio figlio amo la lettura, la buona tavola e i viaggi.

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