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Pasticceria Orsucci e la follia di Roberto Miranti

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Pasticceria Orsucci, in è il tipico esempio di locale che salva le nostre periferie. Costi accessibili, prodotto ottimo. Un vero presidio di buon gusto e legalità ad argine dell’espansione di centri-massaggio, Compro-Oro e simili.

Alla guida creativa del locale c’è Roberto Miranti, nel mondo della pasticceria dall’età di 13 anni. Meglio anticipare subito che il Miranti è un personaggio unico e fuori dagli schemi, lontanissimo dalla freddezza snobistica di tanti altri professionisti del settore. Ma è l’amicizia con Emanuele Forcone, il campione del mondo di pasticceria nel 2015, che avvicina Roberto Miranti al mondo delle competizioni. Da lì, il nostro pasticceria partecipa al primo campionato italiano nel 2012 e nel 2016 ritenta e si piazza al quarto posto. Nel 2018 partecipa invece alla selezione per la Coupe du Monde de la Patisserie.

 

Pasticceria Orsucci: un rinnovamento non solo strutturale

La Pasticceria Orsucci nasce nel 1947. Nel corso degli anni subentra il pasticcere Cataldo D’Introno, che sposa Bruna Orsucci, figlia del fondatore. La pasticceria viene ampliata in seguito con un reparto dedicato alla caffetteria, per meglio gustare colazioni, spuntini e merende. La Pasticceria Orsucci è stata poi rilevata nel 2016. Il fiore all’occhiello della pasticceria di Roberto Miranti è un dolce squisito, una mignon moderna, circa 24 pezzi diversi che il pasticceria modifica a seconda dei prodotti stagionali e dell’estro del momento. Anche le sue torte sono una grande dimostrazione di creatività. Proprio con queste ha partecipato alla trasmissione di Real Time “Best Bakery” , per la quale realizza il cremoso al cioccolato bianco e nocciola con aggiunta di curry, che ancora si può trovare in vendita. Un posto tutto da gustare, dove la qualità dei dolci è al primo posto e l’accoglienza è sempre calorosa.

Dove: Via Borgaro, 65

Orari: Dal martedì alla domenica   07-20

Telefono:  011 210905



Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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