Per Netflix, la piattaforma di streaming più odiata dai produttori di Hollywood, in principio il mondo della gastronomia era Chef’s Table.
Ideate da David Gelb, la docufiction narrava per ogni puntata la vita e la filosofia di uno Chef internazionale (nella prima stagione, secondo episodio, ecco spuntare Massimo Bottura).
Seguirono documentari e altri progetti come Cooked di Micheal Pollan. Tutti con un orientamento liberal, come gli altri contenuti di Netflix.
In questi giorni l’azienda ha rilasciato delle anticipazioni su nuovi show gastronomici che vedremo da settembre.
Dopo le polemiche per lo spin-off di Chef’s Table sui pasticceri (troppo sbilanciato secondo i critici sui bianchi e uomini), il 28 settembre tornerà la quinta stagione della creatura di Gelb.
Quattro nuovi episodi con Chef ancora da annunciare.
Il 19 ottobre farà il suo debutto Samin Nosrat, con un format “Bourdain mood” alla scoperta di tante cucine fra Giappone, Messico, Italia e la California.
La serie si chiamerà Salt, Fat, Acid, Heat.
Al debutto su Netflix anche la star di Instagram (il social più votato al #foodporn) Christine McConnell con The Curious Creations of Christine McConnell. Data da annunciare (e chissà se arriverà in Italia…)
Una delle notizie più attese dal mondo Netflix è il ritorno di Master of None. La serie televisiva di Aziz Ansari e Alan Yang è una vera e propria celebrazione dell’Italia, con tanto di episodi girati a Modena e colonna sonora con Mina e Battisti.
La manager Cindy Holland ha confermato l’interesse per una terza stagione.
Master of None narra la storia di un ragazzo americano originario dell’India, appassionato di Italia e cibo.