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Pain Perdu: nuova apertura a Torino

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Nuova apertura a Torino, Pain Perdu (qui sito) in via Massena 66. Ma non chiamatelo il ristorante del Boston Art Hotel, non lo è e non lo vuole essere. Le due realtà hanno un rapporto amichevole ma parallelo.

Pain Perdu è un progetto autonomo, nato dalla volontà di Fabrizio Malacart e altri soci di proporre un ristorante di livello medio-alto in una zona borghese della città come la Crocetta.

Alla guida della cucina una Chef come Loredana Fiorio, garanzia di professionalità e con decenni di esperienza nel ruolo. Averla riportata sulla scena torinese merita sicuramente un plauso da tutta la comunità di gastrofanatici sabaudi.

Pain Perdu - Tacchinella

Ospiti di Malacart e del suo socio, abbiamo provato il ristorante e parlato di cucina con lo Chef. Pain Perdu appare subito come un locale dallo stile contemporaneo, con una sala da circa 45 coperti e ben gestibile.

Il menù (ancora in rodaggio) è caratterizzato da una proposta tradizionale e locale con qualche accento di esotismo. I primi e la carne sono già di alto livello, il pescato in linea con i ristoranti di pari posizionamento in città.

Ancora qualche riflessione da fare sulla carta dei vini, ma comunque il lavoro del team Pain Perdu è notevole. Dopo pochi mesi di apertura la sala e la cucina dialogano bene, il servizio appare fluido (e questo è già un risultato).

L’entusiasmo dei soci è evidente, come la volontà di rappresentare per il quartiere Crocetta e per Torino un punto di riferimento per una ristorazione di livello ma non eccessivamente formale.

Il locale è adatto ad una serata fra amici (2/3 coppie), un pranzo di lavoro o una serata di coppia. Lontano, sicuramente per scelta, dalla formalità degli  indirizzi stellati e molto rilassante.

Sicuramente da inserire nella propria agenda gastronomica.

Pain Perdu, via Andrea Massena 66, Torino. Tel. 011 509628.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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