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Cosa sono le IGA (Italian Grape Ale) e quali sono le migliori

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IGA sta per Italian Grape Ale. Ma che cosa significa?

Italian Grape Ale (abbreviato in IGA) è uno stile di birra aromatizzato con mosto d’uva.

È una birra ad alta fermentazione, prodotta principalmente da birrifici artigianali italiani.

È stata da poco riconosciuta ufficialmente come stile di birra ed inserita nella guida agli stili 2015 del Beer Judge Certification Program. Lo stile è anche stato inserito nell’elenco dei neologismi del 2019 dell’enciclopedia Treccani.

Sabato, dopo un lungo lavoro preparatorio durato un anno, si sono tenute le premiazioni della prima edizione della IGA Beer Challenge nella sede di GAI Macchine Imbottigliatrici (un vero gioiello del Made in Piemonte).

Il premio ha coinvolto 18 giudici internazionali che hanno espresso le proprie valutazioni alla cieca, individuando le birre più meritevoli nelle quattro categorie previste dal regolamento e stabilite in base a due criteri fondamentali: alta e bassa gradazione alcolica, acide e non acide.

Italian Grape Ale: la storia

La prima Italian Grape Ale fu prodotta nel 2006 dal birrificio sardo Barley e commercializzata col nome di BB10.

Si tratta di una birra Imperial Stout con aggiunta di mosto cotto di uve Cannonau.

A partire dal 2010 altri birrifici artigianali italiani, quali Birra del Borgo (acquisito nel 2016 da AB In-Bev e non più artigianale), Brùton e LoverBeer, hanno seguito l’esempio di Barley lanciando le loro personali IGA.

Nel 2014 lo stile viene codificato e scritto da Gianriccardo Corbo per essere sottoposto al BJCP lo stesso anno.

Nel 2015, la IGA è stata inserita nella guida agli stili del BJCP, all’interno della Appendice B riguardante gli stili locali: è stata quindi codificata dall’organizzazione, ma non è tuttora riconosciuta come stile ufficiale.

La BJCP ha inoltre messo in risalto la specificità geografica di questa birra, da intendersi non soltanto come disponibilità vitivinicola del territorio italiano, ma anche in riferimento al potenziale creativo dei birrifici artigianali locali.

IGA: processo di produzione

Ad oggi, sulla base di un censimento recentemente condotto si stimano vengano prodotte in Italia almeno 150 tipi diversi di IGA.

L’Italian Grape Ale è dunque una birra ad alta fermentazione, la cui peculiarità risiede nell’aggiunta di uva, sia come frutto al naturale o vinaccia sia come mosto d’uva, in forma di mosto muto, cotto o fermentato.

Tale aggiunta può avvenire in diverse fasi del processo di produzione della birra, solitamente durante la bollitura, la fermentazione o il condizionamento.

Il contenuto di mosto d’uva può raggiungere anche il 40% della miscela. Il tasso alcolico è molto variabile, andando dal 4% fino al 10%.

Un bel riassunto di IGA Beer Challenge fatto da Cronache di Birra. Fra i numerosi promotori dell’iniziativa soprattutto Guido Palazzo di My Personal Beer Corner.

IGA Beer Challenge: tutti i premiati

Categoria 1 – Italian Grape Ale non acide, bassa gradazione alcolica (minore o uguale al 7%)
1. Prima classificata: Tonda di Malaspina Brewing.
2. Seconda classificata: Gadduresa di Harvest Sardinian Craft Beer.
3. Terza classificata: White IGA di Fèlsina Birrificio.
Menzione d’onore: Polyphemus di Birrificio dell’Etna.
Menzione d’onore: Politianus I.G.A. di Birrificio di Montepulciano.

Categoria 2 – Italian Grape Ale non acide, alta gradazione alcolica (superiore al 7%)
1. Prima classificata: Casana 2018 di Crak.
2. Seconda classificata: Genesi di Birra dell’Eremo.
3. Terza classificata: Vulpes Barrel di 61Cento.

Categoria 3 – Italian Grape Ale acide, bassa gradazione alcolica (minore o uguale al 7%)
1. Prima classificata: Gargan-IGA di Birrificio Agricolo Sorio.
2. Seconda classificata: Nature Terra 2019 di Microbirrificio Opperbacco.
3. Terza classificata: Insolita di Fabbrica della Birra Perugia.
– Menzione d’onore: Old River #3 di Birrificio Castagnero.

Categoria 4 – Italian Grape Ale acide, alta gradazione alcolica (superiore al 7%)
1. Prima classificata: Regola Zero di Alveria.
2. Seconda classificata: Merlot Riserva 2017 di Crak.
3. Terza classificata: Nature Terra 2020 Cuvée di Microbirrificio Opperbacco.
– Menzione d’onore: Nature Viva 2020 Terraviva di Microbirrifcio Opperbacco.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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