Come ogni anno il gigante della consulenza
InterBrand pubblica il suo report denominato
“Best Global Brands”.
Gli unici italiani presenti sono Gucci, Prada e Ferrari.
Se scendiamo a livello di settore industriale food (
food&beverage) registriamo
CocaCola, Nescafè, Pepsi e Sprite.
Danone, Heinz e Nestlè sono inseriti nel settore
consumer brands mentre sono presenti in classifica anche
McDonald’s e
Starbucks.
Mancano i brand italiani: Barilla e Ferrero, Autogrill, Lavazza, Illy, Eataly ecc. ecc.
Perchè? In parte perchè mancano la quotazione in borsa e quindi sufficienti dati finanziari pubblici (dalla classifica è fuori anche Walmart) per analizzare il valore del brand.
Dall’altra parte perchè il problema della rilevanza sui mercati globali è da sempre il problema numero uno di ogni azienda italiana, soprattutto alimentare.
Illy ha una gestione del brand da manuale ma non può certo competere a livello di fatturato con Nescafè mentre per Barilla e Ferrero mancano gli strumenti di misurazione del valore del brand da parte di soggetti terzi.
Interbrand non è un oracolo, ma è significativo registrare che nessun marchio alimentare italiano è nella sua
Top100.