Esselunga e Armando Testa lanciano un documentario sul Covid-19 raccontato dagli smartphone dei dipendenti.
Cosa pensare? Sicuramente è giusto raccontare un anno complesso ed i grandi sforzi umani e logistici di una delle principali aziende italiane.
Dall’altra, il pensiero è che siamo ancora a parlare di pandemia e sacrifici. Quanto ci sarebbe piaciuto di più un video che chiedesse ai dipendenti: “Qual è la prima cosa che farai finita l’emergenza?“
L’operazione di branded content è brillante, e racconta molto bene l’impegno di Esselunga in questi mesi. Ma l’effetto già visto è dietro l’angolo, come il rischio di stressare ulteriormente il consumatore (da un anno costretto a sentire parlare di Covid-19).
Un’azienda come Esselunga ha il dovere di parlare di futuro.
Dalla nota stampa di Armando Testa:
A un anno esatto dall’inizio dell’emergenza, Esselunga racconta, in un docu-real forte ed intenso, le emozioni, le paure e le speranze delle persone che lavorano ogni giorno nella Food Company Italiana.
Il documentario è stato realizzato grazie alle testimonianze vere e senza filtri, raccolte dagli smartphone di chi ha affrontato l’emergenza Covid giorno per giorno, con straordinaria dedizione, passione e professionalità per restare sempre al fianco dei clienti in questo difficilissimo anno.
Nato dalla sinergia tra Esselunga e Armando Testa, questo innovativo branded content prodotto Little Bull Studios racconta uno spaccato estremamente realistico dell’anno appena trascorso.
Dalle file interminabili alle soluzioni smart e innovative, dagli scaffali vuoti alle donazioni a Ospedali e Croce Rossa, dalle emozioni dei dipendenti alla riconoscenza sincera dei clienti, Esselunga ripercorre gli ultimi 12 mesi lanciando un messaggio di speranza.
In questo documentario si respirano dall’inizio alla fine la vision e i valori di Esselunga e soprattutto il fortissimo senso di appartenenza di chi ci lavora ogni giorno.
Agenzia: Armando Testa
Direzione creativa: Jacopo Morini e Fabiano Pagliara
Casa di produzione: Little Bull Studios
Montaggio/regia: Luca Grafner