Il caldo (moderato) d’agosto ci porta l’ennesima polemica su
Eataly.
Questa volta sono i sindacati a mettere nel mirino il progressista Farinetti.
Come se fosse un
Bernardo Caprotti qualunque, è accusato di aver assunto troppi interinali (160 risorse su 173) per la nuova creatura di
Bari.
Ma l’inghippo è presto spiegato: Eataly Bari ha un permesso temporaneo di apertura (6 mesi di licenza come mostra-mercato) e quindi la società è impossibilitata ad assumere a tempo indeterminato.
Solito papocchio burocratese, che non tiene conto dell’investimento di
15mil€ e un’apertura che crea vita all’interno della moribonda
Fiera del Levante.
Questa volta siamo dalla parte di Farinetti; la polemica del Sindacato è assurda e fuori luogo, la soluzione dei contratti interinali era l’unica percorribile.
Eataly Bari è la situazione più grave in Puglia? Oppure si cerca solo visibilità?