Bob Noto come fotografo, grafico e viaggiatore gastronomico.
Il libro di Maretti Editore non è un libro di cucina, ma il resoconto/racconto che svela a un pubblico più vasto la figura di Bob Noto e di come, grazie al suo estro e palato sopraffino, sia diventato il perno su cui si è mosso il mondo dell’alta gastronomia italiana ed europea dall’ultimo decennio del Novecento sino alla sua scomparsa nel 2017.
E proprio oggi, come ogni anno, l’apertura di Buonissima sarà dedicata a lui e al suo premio. A celebrarlo quest’anno Ferran Adrià e Massimo Alajmo.
Ma non solo libro e premi. E’ in produzione un documentario sulla sua vita con la regia di Francesco Catarinolo.
Afferma il regista: “La nostra piccola e personale risposta a questa domanda non parte da un piatto.
Non parte da un ristorante, e nemmeno dalla cucina di un grande chef stellato. Per rispondere a questa domanda, e scoprire cosa significhi davvero essere, e sentirsi, “gourmet”, partiamo da Torino: in particolare, dalla caotica officina di un fotografo e designer dal palato straordinario: Bob Noto, celebre fotografo e gastronomo torinese che ha rivoluzionato per sempre il mondo della cucina.
È una strada lastricata di viaggi, grandi ristoranti, risate, scherzi, imprese grottesche e surreali ma mai noiose: la vita di Bob Noto ha influenzato per sempre il modo in cui guardiamo (e fotografiamo) il cibo: un pellegrinaggio alla ricerca del piatto migliore, e della migliore occasione per renderlo immortale con una foto. Un viaggio alla ricerca del senso più profondo della parola “gourmet””.
Vivo i piatti dei grandi chef in senso metafisico e credo che il cibo debba essere immortalato in tutta la sua bellezza e importanza, sono delle vere e proprie sculture, tutto il resto è superfluo. (Bob Noto).