Andrea Bonomi-Eataly, è fatta. Investindustrial entra nel capitale di Eataly con una quota di maggioranza.
Il finanziere tramite i suoi fondi di private equity rileverà il 52% tramite un aumento di capitale da 200 milioni di euro e un concomitante acquisto di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti.
Il deal è stato negoziato da alcuni mesi e permette al gruppo fondato da Oscar Farinetti di rimborsare il debito oltre a sostenere la catena distributiva italiana nella sua continua espansione a livello internazionale.
A cedere parte delle quote sono i soci storici ovvero Eatinvest (famiglia Farinetti) e la famiglia Baffigo/Miroglio mentre Clubitaly (il veicolo di Tamburi Investment Partners) non vende e rimane nella società.
Insieme i tre soci avranno il restante 48% del capitale.
Clubitaly ha comunicato che al closing, oltre a non cedere azioni Eataly di cui ha circa il 20%, acquisirà un’ulteriore partecipazione nel gruppo a condizioni tali da consentirle di abbassare sensibilmente il valore medio di carico e avrà il diritto ad una rappresentanza nel cda di Eataly.
Tamburi Investment Partners ha una partecipazione del 43,35% in Clubitaly, il veicolo che detiene il 19,80% di Eataly.
Eataly è stata creata nel 2003 Farinetti.
I suoi store sono caratterizzati da un mix di ristoranti e negozi, tutti incentrati sul cibo e sulle bevande italiane.
Attualmente ha 44 negozi in 15 Paesi tra cui Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Giappone e Brasile, con altre pianificate.
L’aumento di capitale di fatto azzera l’indebitamento finanziario netto della società per massimizzare la flessibilità finanziaria necessaria per l’accelerazione dell’espansione su scala globale.
Infatti, spiegano in una nota Investindustrial e Eataly “l’aumento di capitale è volto a supportare la crescita di Eataly in Italia e nel mondo, tramite l’espansione dei flagship stores su scala globale e tramite lo sviluppo di nuovi formati, e ad acquistare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti”.
Negli Stati Uniti Eataly è già attiva con otto flagship stores e nel Middle East-Asia il gruppo è attualmente presente con 16 stores in franchising.
A breve sarà annunciato il nome del nuovo amministratore delegato. L’azienda ha un fatturato atteso per il 2022 pari a circa 600 milioni di euro.
Investindustrial ha una esperienza decennale nel sostenere i marchi con radici europee, e soprattutto italiane, a espandersi.
Fondata da Bonomi ha in gestione circa 11 miliardi di euro, ha quotato in borsa il marchio di moda Ermenegildo Zegna Group tramite una spac e ha investito nel produttore di spa Jacuzzi nel 2019.
Nel settore alimentare il gruppo ha di recente investito oltre 2,5 miliardi di euro.
Il mese scorso, la holding ha siglato due operazioni negli Stati Uniti: ha investito in TreeHouse Foods e in Parker Food Group.
Nel segmento del food le società di investimento del gruppo Investindustrial stanno supportando lo sviluppo di diverse realtà storiche italiane ed estere mediante una strategia basata su tre segmenti: il private label, attraverso La Doria, produttore europeo di legumi, pelati, polpa di pomodoro e succhi di frutta e la divisione preparati alimentari di TreeHouse Foods, e gli ingredienti, attraverso Csm Ingredients, Italcanditi e Hi-Food, alle quali si è ultimamente aggiunta Parker Food Group e la ristorazione, attraverso la catena di ristoranti Dispensa Emilia.