Alberto Massucco è un imprenditore italiano. Come tutti i piemontesi di successo è anche un pò folle, e ad un certo punto ha deciso di produrre il proprio champagne.
Vive a Castellamonte, nel Canavese. Ovvero in Piemonte, terra di grandi vini. Ma lui, imprenditore da generazioni nel settore della metalmeccanica, ha da sempre una passione totale per lo champagne.
Dichiara al Gambero Rosso: “ho sempre amato lo champagne. Poi cinque anni fa conosco Alberto Lupetti, uno dei cinque più grandi esperti di champagne, e riprendo a viaggiare in Francia, questa volta alla ricerca di piccole maison da far conoscere in Italia”.
Oggi Alberto Massucco è dunque l’unico italiano a possedere una propria vigna nella regione della Champagne (e ne sta già opzionando una seconda), ed è registrato ufficialmente in Francia come produttore di champagne. La prima annata uscirà dalla sua vigna nel 2024.
Ma ovviamente è diventato anche importatore, in Italia, di piccole Maison.
La selezione personale di Alberto Massucco quest’anno si concentra sui magnum di Jean-Philippe Trousset con il Crème (50%Pinot Noir, 19%Chardonnay, 31% Meunier) e Isos (36% Pinot Noir,50% Chardonnay,14% Meunier), lo champagne delle Fa’Bulleuses, le sette jeunes filles recentemente ospitate in Italia proprio da Massucco per presentare il loro progetto culturale, tutto al femminile, di vino “égal”.
Accomunate tutte dalla stessa cifra stilistica, quattro sono le maisons selezionate. Visionarie e indipendenti, Rochet-Bocart, Jean-Philippe Trousset, Gallois-Bouché e le Fa’ Bulleuses, appartengono a quella categoria RM – Récoltant Manipulant- di vignaioli eroici, che traducono il senso e l’emozione di un lavoro lungimirante, in un calice.
Jean-Philippe vigneron indépendant e piccolo produttore.
Siamo ai piedi della Montagne de Reims, 7,6 ettari situati in tre villaggi Premier Cru: Les Mesneux, Sacy e Villedomange.
La cantina di Jean-Philippe e di Karine, la moglie, nel corso del tempo si è trasformata. Insieme hanno costruito una sede moderna ed efficiente, dove la tecnologia accompagna la tradizione champenoise in chiave d’eccellenza qualitativa.
Etichette importate: Crème, Absolu, Rosè, Millèsimè, Nuit blanche, Anna T. e Les Croisettes.
Quest’ultima etichetta è una vera e propria esclusiva perché sono solo 500, di un migliaio prodotte, quelle che Alberto Massucco Champagne importa per l’Italia. Un assemblaggio straordinario di recupero di due vitigni “dimenticati” come il Petit Meslier e l’Arbanne.
Sette giovani produttrici di sette maisons differenti si uniscono nel 2015 per dare vita a questo progetto tutto femminile per far conoscere i loro champagne e per creare un momento di scambio e condivisione tra loro, puntando l’attenzione su quello che vuol dire oggi essere donna e produttrice, con lo scopo di unire in una sola etichetta il territorio della Champagne.
Attualmente di Isos, lo champagne che Alberto Massucco Champagne importa in esclusiva, sono prodotte 644 bottiglie e 200 magnum, 43% vini del 2016 e 57% vini del 2017, ha passato poco meno di due anni su lieviti ed è stato dosato a 2 g/l.Etichette importate: Isos.
Un pò folle e visionario è il passaggio da importatore a produttore.
Obiettivo: creare una linea di champagne tutta francese nella forma e nella sostanza, con un tocco di estro italiano.
Idea nata dall’amicizia, ora divenuta collaborazione, fra Massucco ed Erick De Sousa (cognome che rivela l’origine portoghese della famiglia), riconosciuto come uno dei migliori produttori di champagne, sede ad Avize, nella Marne.
Ed è proprio Erick De Sousa a seguire in cantina la linea Alberto Massucco Champagne e a creare il Millesimato Alberto Massucco Champagne Grand Cru, 100% Chardonnay, con le prime due vendemmie 2018 e 2019, e la Cuvée Mirede, dedicata alla moglie, purtroppo scomparsa.
Un’altra firma dello champagne, Jean-Philippe Trousset, sta realizzando per lui un altro prodotto, Mavi, dedicato questa volta alla nipotina Maria Vittoria.
E c’è sempre De Sousa dietro allo champagne che sarà prodotto con le uve della vigna francese di Massucco, il primo champagne di un piemontese in terra di Francia.