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La lenta agonia di Peyrano

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Peyrano vive un momento che definire difficile è forse riduttivo. Torniamo purtroppo su un argomento già affrontato nel 2017, dopo la chiusura del negozio di corso Vittorio.

Oggi il Corriere Torino dà la notizia di un sequestro preventivo dell’area di produzione del laboratorio di corso Moncalieri, dovuto al mancato pagamento dell’affitto.

Anche il 21 aprile, il Sindacato Flai-CGIL aveva denunciato il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti.

Peyrano: azienda sana?

Bruna Peyrano, dalle pagine di Repubblica Torino, aveva minimizzato: “tutte falsità, è solo che paghiamo mano a mano che incassiamo.

Questo è un momento di ferma, perché i nostri prodotti hanno una stagionalità, ma basta pazientare un attimo. L’azienda non ha alcun problema e ha sempre mantenuto i propri impegni. E’ questione di pochi giorni e la situazione si sbloccherà”.

Non pagare stipendi in tempo e affitti, a noi, invece pare un problema. Pare che le casse del marchio siano vuote.

“Il prodotto è ottimo, il marchio è rinomato, ma la gestione dell’azienda è piena di criticità. È una situazione che si protrae almeno da un paio d’anni” , spiega la sindacalista della Cgil.

L’ultimo versamento ricevuto dai lavoratori è un acconto della tredicesima di dicembre: “troppo poco, non si può andare avanti così” , evidenzia Letizia Capparelli.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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