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Joylent, l’ennesima cazzata alimentare

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Sulla versione online de La Stampa appare un bell’articolo a firma di Francesco Zaffarano sulla nutrizione a base di Joylent.

Joylent è un’azienda (qui sito) che vende beveroni in polvere da diluire in acqua, con la promessa di spendere 2€ a pasto. Fondata nel 2014 da un certo Joey Van Koningsbruggen, dichiara di aver distribuito 2,5 milioni di razioni a 30.000 clienti in 84 Stati.

Senza soffermarsi sulla salubrità del beverone e sulla composizione (fra l’altro ben spiegati nell’articolo) registriamo l’ennesima azienda che attacca il corretto modo di approcciare il cibo.

Fra l’altro con la scusa di rendere più efficiente il momento pasto, altra c*****a colossale.

Joylent, ma la lista di aziende di questo tipo è lunga, sembra uscita dalla fantasia di qualche scrittore di disutopie contemporanee.

Se fossi un manager, sconsiglierei fortemente l’uso di questa poltiglia nella mia azienda. Con la scusa del tempo e del basso costo, si creano danni alla salute e alla vita aziendale.

La gestione del tempo non passa dall’eliminare pause e dall’isolamento dal resto del mondo. Mangiare alla propria scrivania può diventare la regola solo nelle aziende mal gestite.

Il confronto con i colleghi, lo stacco mentale anche dal punto di vista spaziale, sono i primi indicatori di benessere di un ambiente di lavoro. E a lungo termine pagano.

Senza scomodare il manifesto di Slow Food e il legame fra cibo e piacere, auguro a queste aziende e agli imprenditori che le promuovono un fantastico futuro di fallimenti.



Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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1 Commento

  1. MB 19 Ottobre 2016

    Questo articolo è una ciofeca editoriale.

    Joylent non attacca il corretto modo di approcciare il cibo, da solo una soluzione alternativa. Non si impone come soluzione definitiva alimentare e non è una medicina.

    Qualcuno o qualche regola segreta vieta di bere Joylent in modo lento e rilassato? Esiste un divieto di approcciare a Joylent in modo più “easy” senza utilizzarlo 3 pasti al giorno 7 su 7? Qualcuno vieta di consumare Joylent in compagnia di colleghi, rilassandosi e stando tranquilli?

    Alla fine è cibo e la tua rabbia nel descriverlo dimostra l’assoluta ignoranza e assenza di spirito critico. Questo articolo è solo un attacco puro e crudo, così.. a gratis. Perchè dai, diciamocelo, dobbiamo essere tutti un pò hipster e difendere la vera cultura alimentare. Dobbiamo indignarci se apre un nuovo McDonald o KFC perchè minano alla buona e sana ristorazione. La dieta mediterranea!1!1!!!

    L’articolo de “La Stampa”, poi, è pure un racconto strettamente soggettivo: se bevendo Joylent con le dosi consigliate ci si sente senza energia, cosa significa? Che Joylent “non funziona” oppure che, come ogni altro cibo e alimentazione, se si hanno bisogno di più energie basta mangiare di più? Invece di 3.5 misurini, mettiamone 4 o 4.5!
    E aggiungo: qualsiasi persona che cambia radicalmente alimentazione in fretta (dal cibo solido a 5 giorni di joylent) potrebbe accusare effetti collaterali. Senza contare che l’articolo in questione fa schifo a partire dal titolo, definisce Joylent un integratore. Cosa ben diversa. Inoltre si insinua serva una prescrizione medica, ma da quando per comprare cibo serve la prescrizione medica? Ma per favore.. potevi citare altri articoli scritti da veri giornalisti, se volevi dare spessore a questo post.

    Io, 25 anni, sono uno sviluppatore software, sono atletico e vado in palestra (si uso anche integratori, sei indignato?). Per tutta la mia vita lavorativa ho affrontato i pranzi in modo totalmente sbagliato: poche volte portavo il pranzo da casa e quando lo portavo era sempre pasta, per mancanza di tempo e/o pigrizia, e spesso mangiavo fuori (pizza, panini ecc). Ora utilizzo Joylent per tutte le mie pause pranzo e vivo non bene, di più. Se posso portarmi un bel pranzo o se posso mangiare “bene” ovviamente non dico di no, ma tra mangiare m*rda e Joylent, sceglierò sempre quest ultimo!

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