In questi anni vediamo il grande boom del foodblogging e dei foodies. Prendiamo il nostro smartphone e instagrammiamo piatti, cibi, scaffali di Eataly, gelati di Grom, tazzine di caffè nei
migliori bar e caffetterie della città. Ma un secolo prima di noi qualcuno già riproduceva frutta sia per fini scientifici, sia per collezionismo.
La straordinaria collezione “pomologica” costituita, a fine Ottocento, da
Francesco Garnier Valletti è il nucleo del
Museo della Frutta (via Pietro Giuria 15, Torino). Il museo è un gioiellino torinese, poco conosciuto ma tutto da scoprire.
Il primo museo pomologico nacque nel 1857 proprio a San Salvario nel Regio Stabilimento Agrario della famiglia Burdin. Museo nel museo, la collezione Valletti presenta due sale costruite appositamente per ospitare gli oggetti che si arricchiscono anche di altri 79 oggetti acquistati fra il 1932 e il 1935 (funghi, ciliege e marciumi).