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Baladin Open Garden: parla Teo Musso

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Baladin Open Garden è un’iniziativa comunitaria di Teo Musso e Birra Baladin. Al fianco del nuovo stabilimento, vuole sorgere un punto di aggregazione e cultura della birra artigianale. Il progetto nasce per trovare un modo di vivere la dimensione della fabbrica in maniera comunitaria, con spazio per manifestazioni e gite domenicali. Un ulteriore passo per rafforzare la leadership di Baladin all’interno del movimento brassicolo italiano, e per favorire iniziative similari in tutta Italia. Il fondatore di Baladin dà prova ancora una volta del suo spirito di iniziativa, lanciando un progetto ambizioso. D’altronde, Teo Musso, il signor Baladin, è un imprenditore fuori dal comune.

Il crowfounding per Baladin Open Garden

I ragazzi di Baladin hanno lanciato un crowfunding. Così scrive il birrificio:

Teo Musso, il mastro birraio che ha contribuito a dare vita in Italia, quando ancora non esisteva, ad una cultura della birra artigianale e anima di Baladin, birrificio agricolo e artigianale indipendente italiano, sta lavorando per creare il Baladin Open Garden, parco della birra artigianale, un luogo di relax e condivisione per grandi e piccoli per ritornare ai valori della terra e dell’agricoltura, lontano dai grandi agglomerati urbani e dall’ottica delle multinazionali.”

Per rendere tutto questo possibile Baladin ha lanciato una campagna di crowdfunding (anzi, come dice Carlo Petrini, una “colletta”) con lo scopo principale di creare, al di là del semplice risultato economico, una comunità di persone riunite intorno ai valori della terra. “Perché la Birra è Terra !”, proprio come dice Teo Musso.

La costruzione del nuovo stabilimento

Ci sono voluti trenta giorni per costruire insieme una comunità che senta proprio questo luogo di condivisione. Ma l’Open Garden Baladin è molto più di un semplice parco tematico. Sarà un nuovo bene comune per tornare ai valori della terra, dell’agricoltura, delle tradizioni di un territorio. Un punto di ritrovo per difendere l’identità delle aziende locali dal dominio delle multinazionali. Un punto fermo sui temi di filiera italiana e Made in Italy grazie alla completa tracciabilità dei prodotti e dei processi.

E, non da ultimo, Baladin Open Garden significa anche recupero di luoghi storici, pronti a tornare a nuova vita. Valori antichi che ora saranno resi possibili e vivi grazie al crowdfunding che, in perfetto stile Baladin, sarà unico.  È questo l’investimento per trasformare un grande sogno in realtà e renderlo aperto, anzi open, a tutti.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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