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Ecorì Agricola: qualità e tracciabilità

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Torniamo a parlare di riso con Laura Renditore di Ecorì Agricola, realtà nata nel 1999 per commercializzare riso dei produttori soci. Ad oggi la produzione è pari a 3.500 tonnellate su 1.300 ettari di coltivazione (QUI la lista dei produttori).
Una bella chiacchierata sul prodotto e le sue prospettive.
Ecorì Agricola nasce per dare al mercato un prodotto sostenibile. Potete fare un bilancio della vostra mission? Quali obiettivi avete raggiunto?
L’obiettivo che ci siamo dati all’inizio di questa bellissima avventura, ormai più di 10 anni fa, era di unire alcuni tra i migliori produttori risicoli del vercellese e del novarese per fornire al mercato un prodotto di qualità assoluta. La qualità doveva essere misurata tramite la tracciabilità e sarebbe dovuta rimanere costante al crescere del business. Oggi siamo felici ed orgogliosi di poter dire che siamo riusciti a centrare questi obiettivi con successo; contiamo moltissimi clienti, che vanno dalle famiglie ai ristoranti stellati, passando per i gruppi d’acquisto e i ristoranti semplici, che ci riconoscono e continuano a sceglierci proprio per l’eccellenza del prodotto offerto. Come facciamo a esserne sicuri? Osservando la fedeltà dei nostri clienti; chi inizia a utilizzare il nostro prodotto poi continua a farlo.
Anche a oggi, nonostante il periodo di crisi che attraversa la nostra economia, riscontriamo una costante crescita. Mentre in un primo periodo avevamo esplorato la pista della grande distribuzione, in seguito abbiamo deciso di orientarci verso una clientela più selezionata, quella dei ristoranti, prendendo sempre più piede come riso ideale per i professionisti dei fornelli. Siamo orgogliosi di essere i fornitori di alcuni tra i migliori ristoranti italiani, tra cui “Le Calandre” dei fratelli Alaimo, “Da Vittorio” dei fratelli Cerea, “Il Sole di Ranco” di Carlo Brovelli e “Villa D’Este” a ComoInfine siamo molto attivi anche lato export; abbiamo clienti in tutto il mondo, basta citare Singapore, Hong Kong, Canada, Stati Uniti, Germania, Svizzera e Austria.
Cosa vi differenzia da altre aziende che inseguono la sostenibilità e l’eccellenza?
Ecorì è veramente maniacale nella sua ricerca della qualità in tutte le fasi del processo produttivo e di trasformazione:
– La qualità del riso nel processo produttivo viene misurata attraverso la tracciabilità e la certificazione di eco-compatibilità rilasciata alla Regione Piemonte a tutti i nostri produttori. Tracciabilità significa completa trasparenza nei confronti del consumatore, che su ogni pacco di riso Ecorì trova non solo il nome del produttore, ma anche l’appezzamento nel quale è stato coltivato quel riso. 
– La certificazione di eco-compatibilità invece comporta numerosissime restrizioni all’uso di diserbanti e concimi durante il processo produttivo, il tutto costantemente monitorato dai tecnici della Regione. 
– La verifica avviene “sul campo”, ed è proprio questo che la contraddistingue dalle certificazioni di tipo biologico, che invece prevedono verifiche solo “sulla carta”.
Per quanto riguarda il processo di trasformazione invece Ecorì si distingue da altre aziende che inseguono la sostenibilità e l’eccellenza, in quanto è una delle poche società in cui i risicoltori si occupano anche della lavorazione e del confezionamento, garantendo così il controllo di ogni fase della lavorazione, dal campo fino alla tavola.
Oltre a questi possiamo citare anche molti altri fattori distintivi; per quanto riguarda l’assetto aziendale siamo l’unica azienda in cui diversi agricoltori si sono associati per produrre e anche raffinare il riso, mentre il resto delle aziende ad aver internalizzato entrambe le fasi di produzione sono aziende costituite da un solo produttore e non da un consorzio.
Per quanto riguarda il prodotto invece, oltre alle caratteristiche già citate, ne abbiamo anche altre che ben ci differenziano dagli altri produttori:
  1. Rotture: la qualità si capisce facilmente andando ad osservare la % di rotture; il massimo consentito è solitamente del 5%, mentre in media quello dei nostri risi è solamente dello 0,5%. Questo è possibile perché eliminiamo tutto ciò che non è perfetto per dare al consumatore un prodotto il più selezionato possibile;
  2. Uniformità: un’altra caratteristica del nostro riso che salta subito agli occhi è l’incredibile uniformità dei suoi chicchi; basta fare un confronto con altri risi per vedere la differenza;
  3. Purezza varietale: assicuriamo purezza varietale al 100%; una delle battaglie che portiamo avanti da tempo è quella in difesa del Carnaroli. Oggi è permesso vendere sotto il nome Carnaroli 5 diversi tipi di riso, ma nelle confezioni Ecorì troverete sempre solamente il Carnaroli originale, non mishiato con altri tipi di riso;
  4. Essicazione: da noi è curata anche la fase di essicazione del prodotto, che avviene tramite GPL e non gasolio, come fanno molti altri, il che assicura che non vi siano residui di zolfo potenzialmente dannosi per la salute.
A vostro parere cosa manca al sistema produttori RISO per essere al top della produzione enogastronomica italiana?
Gli agricoltori dovrebbero innanzitutto riappropriarsi della fase trasformazione del riso, che oggi viene in grandissima parte affidata all’industria. Questo rappresenta a nostro parere l’unico modo per assicurare la qualità del prodotto al consumatore, evitando così che i risi migliori vengano mischiati con quelli più scadenti, se non con quelli da importazione. Una volta effettuato questo passo, la qualità del prodotto deve essere certificata attraverso la tracciabilità. La tracciabilità è infatti uno strumento estremamente potente nei confronti dei consumatori, che va oltre il marchio EGP o DOP, in quanto questi ultimi permettono di identificare solo una zona di provenienza e non esattamente il produttore e il lotto. I consumatori ad oggi non sanno nulla invece della produzione, stoccaggio e conservazione del prodotto; non c’è informazione. Infine riteniamo dannosa l’attuale spasmodica ricerca dei sementieri di nuove varietà, che ha l’effetto di allontanare il consumatore dal prodotto.
Diteci i nomi di alcuni concorrenti che voi stimate e perchè?
Riso Acquerello e Gli Aironi Risi&Co
Riso Acquerello perché è stato il primo a inserirsi in questo mercato ed è il più conosciuto. Gli Aironi perché è molto efficace nelle attività online e sta organizzando molte iniziative interessanti, che ci sono da stimolo per fare meglio in campi che per ora abbiamo esplorato poco.


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Elena Belliardi

Appassionata di nuove tecnologie, web e comunicazione. Web professional, content editor, translation team leader, ma anche cultrice del cibo e del bere buono e - ahimè - super golosa!

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1 Commento

  1. giovanna 9 Febbraio 2019

    posso testimoniare che il riso Ecorì è veramente molto saporito…ho potuto assaggiare le varie specialità e nessuna di loro mi ha delusa…quindi lo consiglio sicuramente!

    Rispondi

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