BUSTERS COFFEE – L’AMERICAN MOOD IN RIVA AL PO

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Oggi parliamo con Marco Mariotti di Busters Coffee Italia per scambiare due chiacchere sul loro format e sul modello di bar anglosassone in Italia.

I locali Busters Coffee nascono per far spendere tempo all’interno degli spazi, con service al banco e wi-fi gratuito per lavorare o leggere.
 
Come nasce l’idea di importare in Italia un format anglosassone?

L’idea del “BUSTERS COFFEE” nasce nel 2010 ed è frutto dei viaggi all’estero dei suoi titolari che hanno voluto affrontare la difficile sfida di portare l’american coffee in una città come Torino tradizionalmente chiusa alle innovazioni, avendo però fiducia nel mercato dei più giovani sempre più abituati a viaggiare all’estero per studio o per piacere.

Il vostro target è giovanile, cool, studenti e giovani professionisti. Come si inserisce Busters in un panorama piemontese attento alla tradizione ma anche e soprattutto alla qualità?

Il nostro prodotto è di tipologia internazionale ma con caratteristiche qualitative italiane (i nostri dolci americani sono preparati freschi quotidianamente dal nostro pasticcere). 
Il cliente deve poter servirsi del locale come meglio crede, sorseggiando un buon caffè o uno qualsiasi dei nostri prodotti leggendo un libro, connesso alla linea wi-fi o semplicemente in compagnia di amici seduti su una comoda poltrona, si vuole portare l’utente ad amare e prendere il proprio tempo.

Come vuole essere la vostra espansione? Quali requisiti deve avere un vostro partner?

La BUSTERS punta a ricercare un numero sempre maggiore di spazi aventi caratteristiche strategiche, in diverse aree geografiche nazionali utilizzando anche la formula del Franchising.