Starbucks sbarca a Torino? In un articolo di Repubblica Torino viene ipotizzato lo sbarco dell’iconica catena USA anche sotto la Mole.
Del resto, la prossima settimana si aprirà in piazza Cordusio la prima “Roastery” firmata Starbucks e Gruppo Percassi.
Infatti, proprio il Gruppo lombardo guidato da Antonio Percassi è il partner operativo che sta guidando Seattle alla conquista dell’Italia. A Milano, dopo Cordusio, sono in calendario altre aperture.
Nel mondo Starbucks conta oltre 24.000 locali in 70 nazioni, ma in USA vive un rallentamento dei ricavi anche per la sua aperta opposizione all’Amministrazione Trump.
Secondo l’articolo, Percassi starebbe sondando due zone: piazza Castello e la zona universitaria compresa fra via Po e corso San Maurizio.
Torino, quindi, nelle ipotesi del piano di espansione italiano che prevede una cinquantina di aperture. Un mercato, quello delle caffetterie, che sta attirando i grandi colossi.
Coca Cola ha annunciato, per esempio, l’acquisto del gigante Costa Coffee per oltre 4 miliardi€.
Starbucks sbarca a Torino: quale scenario?
Starbucks sbarca a Torino, ipotesi o realtà? La città non ha certamente la capacità di spesa di Milano, ma è la capitale del caffè italiano grazie a marchi come Lavazza, Vergnano, Costadoro, Giuliano Caffè.
La Multinazionale e decine di imprese PMI che stanno ritagliando il proprio spazio al sole in un mercato competitivo.
Torino non manca di esperimenti, come l’iconico Orso Laboratorio Caffè e il recente Costadoro Social Coffee.
Ma l’arrivo del colosso di Seattle sarebbe una svolta dal punto di vista del fermento cittadino? Forse, anche se la componente modaiola e millennials sarebbe molto forte.
Due target differenti dunque, l’amante del monorigine (da ricordare anche l’interessante Dopo Cafe) e l’esterofilo. Ma ricordiamo che a Torino sono nati anche i Busters Coffee, con discreto successo.
La piazza è dunque matura, e il lavoro per tutti non mancherà.