Bazar di Affini fra filiera italiana, arte e ri-uso: evento da Green Pea

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Affini Torino e Distillerie Subalpine sono due marchi che tracciano un benchmark nella mixologia torinese e non solo. L’evento di domani presso Green Pea, nell’ambito Bazar di Affini, è l’occasione per fare il punto della situazione.

Oltre al Bazar questa volta ci sarà anche la premiazione della Call for Artist di Artàporter. Alla presenza di decine di artisti protagonisti, verranno svelate le tre etichette vincitrici e che andranno sulle bottiglie del Turin Dry Gin.

Il Bazar di Affini vi aspetta con nuove collezioni di capi vintage con Federico Ostuni; le scarpe riappaiate di Custom Regeneration; i libri a 5 euro di Marco Addonisio e i drink gratuiti, con ogni acquisto al Bazar, di Distillerie Subalpine.

Ma l’azienda torinese non si ferma agli eventi, ovviamente. Nelle scorse settimane è stato presentato il primo liquore da filiera italiana, a Roma presso il Villaggio contadino del Circo Massimo di Coldiretti.

Il primo liquore interamente italiano da filiera contadina, una novità che arriva dunque da Torino.

Il liquore, al momento, è prodotto da due aromi: “Bergamotto di Calabria” e “Passion Fruit”.

L’alcol proviene da progetti italiani di economia circolare mentre il bergamotto è prodotto da aziende agricole calabresi. Anche il Frutto della passione è di origine italiana e viene coltivato in Sicilia dove, con il cambiamento climatico, nei frutteti isolani è arrivata anche la coltivazione di frutta di origine tropicale.

Questo prodotto nasce a Torino da un’idea sviluppata insieme a Coldiretti – ricorda Davide Pinto, l’anima di Affini e Distillerie Subalpine – volevo creare un liquore non conformista e non banale e soprattutto che non contenesse materie prime dalle origine sconosciute come succede, purtroppo, quasi sempre per i liquori. Ma, per me, era importante anche rappresentare la qualità delle filiere italiane scegliendo ingredienti tutti a produzione tracciabile”.

Il liquore porta il marchio “Firmato dagli agricoltori italiani” di Filiera Italiana Spa, società ispirata da Coldiretti.

Il sigillo garantisce la trasparenza della filiera e la certezza sull’origine italiana dei prodotti oltre al rispetto del lavoro agricolo con un compenso equo per i produttori. Al marchio Firmato dagli agricoltori italiani aderiscono le migliori insegne operanti in Italia e marchi leader dell’industria alimentare.

“Grazie all’intraprendenza di Davide Pinto – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Ciciparte una nuova stagione per le bevande alcoliche. Un alcol prodotto da filiera certificata e tracciata è garanzia di qualità, mentre la sapienza nel dosare gli aromi aiuta ad assaporare le armonie di profumi. Questo è l’approccio ai prodotti alcolici che ci piace e che vogliamo promuovere: gustare i sapori senza abusarne fa crescere la consapevolezza e il piacere del gusto, valori che Coldiretti Torino vuole promuovere tra i consumatori, soprattutto tra i consumatori giovani maggiorenni”.