Mercato Centrale a Torino dopo Milano e Venezia?

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Mercato Centrale aprirà a Torino dopo Milano e Venezia? La blogzine il Forchettiere pubblica alcuni rumors sulle nuove aperture del format. Dopo Firenze e Roma Termini sarebbe la volta del Centro Commerciale i Gigli (sempre Firenze-Campi Bisenzio), poi Milano, Venezia. Infine Torino.

La società di Umberto Montano ed ECVGroup, sempre più partner strategico per Grandi Stazioni S.p.A., sta concludendo i lavori di apertura della succursale di Campi Bisenzio (con Savini Tartufi, La Toraia e altri) poi Milano (Stazione Centrale e altra location). In valutazione Venezia e Torino.

Il Mercato Centrale non rischia una sorta di declassamento inserendosi in una struttura più popolare come un centro commerciale? chiede Il Forchettiere – “Ai Gigli c’è anche Apple, se è per questo” fa notare il direttore generale di EcvGroup, Marco Galletti.

Mercato Centrale dopo il grande successo di Firenze sta producendo grandi numeri anche a Roma Stazione Termini. Il format non è una novità assoluta (botteghe market + possibilità di consumazione in loco + eventi dedicati + Accademie) ma l’estrema riconoscibilità della comunicazione e la bellezze delle location ne hanno fatto in pochi mesi una delle iniziative più interessanti sul mercato cibo italiano. Anche dal punto di vista della riqualificazione urbana.

A Torino una delle location più adatte al format potrebbe essere Porta Nuova, con gli spazi (affacciati su via Sacchi) lasciati liberi dal precedente (e poco fortunato) esperimento commerciale. La Stazione è libera (quasi) dalle impalcature degli infiniti lavori di ristrutturazione e si trova in un punto nevralgico per Torino.

Interessante sarebbe anche l’interno di Porta Susa, esteticamente belle ma ancora tremendamente vuota. La palazzina liberty che ha ospitato fino a settembre Mercato Metropolitano non è adatta al format, a meno di lavori di ristrutturazione pesanti.

La location di Torino per Mercato Centrale sarebbe ancora al vaglio. Speriamo sinceramente nell’apertura, che renderebbe ancora più vivace (e concorrenziale) il mercato della ristorazione locale.

Non abbiamo mai nascosto che Umberto Montano sia uno dei nostri “business idol”. Speriamo di vederlo preso sotto la Mole.