Colazioni d’autore: intervista a Stefania Soma (aka Petunia Ollister)

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Ospitiamo una bella intervista a una delle figure più eclettiche del panorama italiano della comunicazione del cibo. Stefania Soma (a.k.a. Petunia Ollister) è infatti proprietaria di un profilo Instagram seguito dai foodlovers italiani.

Dai suoi scatti #bookbreakfast ne è nato un libro – Colazioni d’autore – edito da Slow Food.

Citiamo dalla presentazione: “un libro illustrato che raccoglie un centinaio di belle foto di Petunia Ollister. I libri scelti per il “ritratto” parlano di cibo o di cucina, sono romanzi in cui il cibo è protagonista o contengono qualche citazione a tema. Gli scatti, oltre al libro, hanno per protagonista la colazione slow secondo la filosofia di Slow Food. 

 A corredo del tutto non soltanto le citazioni contenute nei libri, ma un ricco compendio di ricette per riprodurre succhi, estratti, brioches, muffins, piatti delle colazioni tradizionali italiane o estere”.

Colazioni d’autore: la parola a Stefania/Petunia

La scintilla per l’idea dei Bookbreakfast quando è nata?

Una mattina di gennaio del 2015 stavo sfogliando un libro – Daily Dishonesty di Lauren Hom –  e mi sono resa conto che la punta del verde della tazza da cui bevevo il mio caffè era della stessa tonalità della copertina del volume.

Sono salita su una scala e ho fotografato dall’altro il set della colazione e l’ho pubblicato su Instagram. Mai avrei immaginato questo successo.

Come nasce il percorso di selezione di un libro da fotografare? Arriva prima la storia del libro o il cibo?

È un progetto di promozione della lettura, il libro è il centro indiscusso del progetto. Il cibo è un piacere che accompagna il piacere del leggere, che lo cala nel quotidiano del tavolo della colazione.

Le immagini vengono postate sui social e le timeline di chi mi segue si riempiono di libri fotografati in modo piacevole.

In questo modo anche chi non ha l’occasione di entrare in libreria si trova a vedere libri più o meno tutti i giorni. Si crea una consuetudine. Si rallentano i ritmi. Si legge, si mangia con calma. Si nutre il corpo e la mente.

Fatto 100, quanto lasci di te su una foto (Stefania Soma), quanto lasci a Petunia Ollister e quanto concedi a stimoli esterni?

Di Stefania c’è la disposizione geometrica con l’attenzione maniacale alle distanze e il suo passato da conservatrice dei beni librari, di Petunia la ricerca della bellezza estetica e il senso del colore – Stefania è spartana e perennemente vestita di nero -.

Gli stimoli esterni sono le chiacchere con gli amici che si occupano a titolo vario di editoria – dal libraio al direttore editoriale – che mi suggeriscono titoli e novità di cui magari m’ero persa l’uscita.
Poi ci sono i miei giri alla ricerca di cibo e dolci che si accordino al tema del libro.

Con annessi incontri interessanti.

Un libro che non hai ancora letto ma che vorresti inserire?

Madeleine Thien – Non dite che non abbiamo niente- edito da 66thand2nd.
Una donna che ricostruisce la storia di suo padre, musicista del conservatorio di Shangai, negli anni dalla Rivoluzione culturale ai fatti di piazza Tienanmen grazie a un taccuino passato di mano in mano.

A questo punto siamo però curiosi. Il tuo primo libro letto?

Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi (con illustrazioni di Bruno Munari).

Per finire, inseriresti mai un libro “trash” (Enjoy di Gianluca Vacchi potrebbe essere un buon esempio) nei tuoi #bookbreakfast?

Fotografo solo quel che mi piace, non è detto che un libro trash non possa essere, per un qualche motivo, qualcosa che mi piace o mi interessa.

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Colazioni d’autore (qui link per l’aquisto), presentazioni a Torino e Milano:

  • Milano – Verso – 23 ottobre ore 19,00;
  • Torino – Binaria Bottega – 28 ottobre;
  • Milano – Book City – 17 novembre ore 17,00;
  • Torino – Libreria Bodoni – 16 dicembre.