Luogo Divino cambia proprietà, chiude Soul Kitchen
Due locali nel circuito dei gastronomi si trasformano, in modi diversi.
Due notizie accendono il gossip dei gastronomi torinesi.
Luogo Divino, attivo dal 2017, è stata negli anni prima la grande novità ed innovazione poi una fucina di talenti sia in cucina che in sala.
Nuovi progetti di soci come Hernanes e la possibilità di vendere il locale (che cambierà gestione, nome e posizionamento) hanno spinto alla decisione di lasciare.
Del resto il format di mettere il vino al centro e la cucina come costruzione intorno ha inondato Torino di nuove aperture. Da qui la decisione di lasciare il posto principale, per rinnovare il Social Wine Club aperto all’angolo. Che nel 2026 si rinnoverà.
Attivo invece dal 2013, The Soul Kitchen chiuderà i battenti a fine dicembre. Il messaggio, depurato dagli inutili sofismi dell’ego (enorme dello Chef) è che la spinta innovativa ha rallentato, alcune scelte imprenditoriali non hanno pagato ed è molto più conveniente chiudere ora che piangere fra 12 mesi.
Del resto Luca Andrè non è Diego Rossi e Soul Kitchen non è Trippa. Certe scelte non hanno evidentemente pagato, e la coperta si sta accorciando. Fra nuove aperture e novità, il mercato si sta contraendo e Andrè non ha evidentemente più la voglia di rilanciare.
Da alcuni anni (con un picco nel 2025) è in atto una grossa ristrutturazione del settore “fuori casa”. Da una parte una fascia di pubblico rincorre la novità, alcune zone si trasformano in enormi ristoranti a cielo aperto (vedi piazza Carlina).
Dall’altra format come “vini e piattini” sono vittime del loro successo, aumentando a dismisura la concorrenza.
Le chiusure (silenziose o da copertina) sono da tempo più numerose delle aperture, e forse è giusto così. Il mercato non può più reggere un numero enorme di locali rispetto alla popolazione di consumatori potenziali.
E poi arrivano anche le vicende personali.
L’Osservatorio EPAT di Torino (Associazione Pubblici Esercizi) evidenzia una ristorazione in recupero nel 2024-2025 ma con difficoltà strutturali: si registrano saldo negativo tra aperture e chiusure (es. 424 aperture vs 1.055 chiusure a Torino nel 2024) e carenza di personale qualificato, nonostante la crescita della spesa e il peso economico del settore (oltre 30.000 addetti nel Torinese).
Numeri e Trend Principali (Dati 2024-2025)
Difficoltà Strutturali: Molte imprese faticano a sostenere i costi e a intercettare una domanda instabile.
Saldo Negativo: A Torino, nel 2024, le chiusure (1.055) hanno superato di gran lunga le nuove aperture (424).
Ripresa Economica: Il settore mostra segnali di ripresa, con la spesa per mangiare fuori in aumento, ma questo non compensa le chiusure.
Impatto Occupazionale: Il settore impiega 30.801 addetti nel Torinese, confermando la sua importanza, ma c’è difficoltà a reperire personale qualificato.
Contesto Più Ampio
Crescita Ristoranti vs Bar: Nel 2022, a Torino e provincia, i ristoranti avevano superato per numero i bar.
Riconoscimenti: Torino è riconosciuta come Capitale del Gusto, con un alto livello di servizio.
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