Solidarietà massima a Vito Strazzella

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Vito Strazzella è un nome conosciuto della ristorazione torinese. Titolare e gestore del Caffè San Carlo e di altri locali è, dopo dodici giorni, l’unico indagato per gli incidenti dell’omonima piazza.

Registriamo, inoltre, che purtroppo le condizioni di Erika Pioletti, 38 anni, la ragazza ancora ricoverata stanno velocemente precipitando, facendo ipotizzare un prossimo decesso.

Indagato per non aver rimosso il dehor del locale, notifica arrivata alle 15,10 nello stesso giorno della manifestazione.

E Vito Strazzella, fra l’altro, pur in assenza di ordinanza specifica non vendette (insieme ad altri gestori) bottiglie di vetro e si prodigò per soccorrere i feriti.

Voi vi chiederete, allora, ma gli abusivi che contribuirono al peggioramento della situazione con la vendita delle famigerate bottiglie di vetro? No, loro non sono indagati e neanche sappiamo i loro nomi.

Ennesimo capitolo di una farsa tragica, di uno schifoso rimbalzare di responsabilità politiche e amministrative, del teatrino di una Giunta incapace di gestire un grande evento ma pronta a regolare i propri conti interni.

Speriamo che di fronte ad un morto, qualcuno inizi a prendersi le sue responsabilità. Vito Strazzella, imprenditore onesto, sarà il capro espiatorio come l’Assessore Giannuzzi? Chi lavora alla luce del sole paga per tutti, mentre decine di venditori abusivi saranno liberi di continuare a guadagnare?

Crediti fotografici: (La Presse, La Stampa)