VINCENZO SANTELIA – IL CIBO COME GIOCO DI SQUADRA

Share
Vincenzo Santelia, AD di Seat Pagine Gialle (QUI link), ha lanciato una bella iniziativa di team building per le persone impegnate in azienda.
Ovvero l’invito periodico di uno chef o di un artigiano del cibo all’interno della mensa aziendale per presentare un piatto “iconico” del proprio repertorio.
Il suo passato come consulente e manager di grandi realtà globali (Da Bain&Co a Unilever) lo rende sensibile ad iniziative manageriali che sembrano innovative in Italia ma che sono globalmente applicate nel resto del mondo.
Il nostro blog sarà ospite di Seat Pagine Gialle per l’evento #Seat_Eat (martedì 17 marzo), dove il team di Taglio Pizza Perfetta cucinerà per le risorse aziendali. Seguiteci sui nostri profili social per la cronaca in diretta dell’evento (che si svolgerà ovviamente in pausa pranzo).
Vincenzo Santelia ha fatto una veloce chiaccherata con il nostro blog.
La sua iniziativa dimostra che il cibo può trasformarsi in un mezzo per creare gioco di squadra. Come è nata questa intuizione?
Il nostro mestiere è quello di dare visibilità alle aziende. Tra queste i ristoranti, che sono una delle eccellenze di Torino. Ho pensato che avrebbe fatto loro piacere avere la possibilità di presentare uno o due piatti a dei concittadini che non conoscono ancora un certo locale o che, pur conoscendolo, non lo hanno mai sperimentato. E per noi, in quanto dipendenti Seat, il vantaggio è di rompere la monotonia della mensa aziendale e fare del momento di pausa pranzo un’occasione di scoperta.
Google, Facebook e altre grandi realtà della comunicazione globale hanno avviato “Food program” per i loro dipendenti. Lei sta pensando ad una evoluzione in questa direzione?
Intanto sarei già soddisfatto di dare continuità alla nostra iniziativa coinvolgendo, oltre ai ristoranti, lo street food, gli agricoltori, gli allevatori e, perché no, l’industria. La cultura,inclusa quella gastronomica, è una chiave importante per rafforzare il senso di appartenenza e la soddisfazione per il proprio posto di lavoro.
Come giudica il lavoro di uno chef?
Gli chef che invitiamo sono persone che amano il proprio lavoro. Non hanno scelto il loro mestiere perché promette un guadagno. Ma perché sono convinti di poter fare – per esempio – i migliori agnolotti al mondo. La qual cosa , se è vera, è percepibile da tutti. Non serve molta iniziazione per distinguere un piatto squisito. Quindi è questo: una forma artistica molto accessibile. Con la quale è facile arricchire la nostra vita.
Se dovesse pensare a SEAT Pagine Gialle come ad un prodotto piemontese, quale prodotto sarebbe? 
Quest’anno compiamo 90 anni. Quindi direi che ci meritiamo un paragone con il Barolo. Un vino importante, autorevole, ricco di contenuto, sincero. Il più delle volte molto prevedibile e, ogni tanto, incredibilmente sorprendente.
SEGUITE LA DIRETTA DI #Seat_Eat domani dalle 12,00 sul nostro profilo Twitter @eatpiemonte