OPEN BALADIN FEST – UN BILANCIO

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Open Baladin Fest a Torino chiude con 30.000 presenze in due giorni (fonte La Stampa).
Il concept è un successo di pubblico. Prezzi popolari e bel tempo hanno confermato e superato i numeri della scorsa edizione.
Ci siamo andati sabato pomeriggio e sabato sera, portandoci a casa due belle sensazioni.

La prima è che si può fare innovazione e qualità sostenibile; il caso di Trapizzino è da scuola del cibo. La realtà romana, in trasferta a Torino per due giorni, è un manuale del cibo di strada virtuoso. Trapizzino a lievito madre, ingredienti di qualità, prezzi accessibili.

La seconda è che quando due aziende piemontesi collaborano viene fuori sempre un prodotto eccellente. Il sorbetto alla Cola Baladin di Gelateria Pepino è un gelato strepitoso.
Un’azienda storica ha dialogato con un’azienda giovane ed innovativa come Baladin e tutte due hanno saputo creare “sistema”. Speriamo che il rapporto continui e che vengano immessi sul mercato prodotti di questo livello.

Le birre e i loro inventori e mastri sono ovviamente i grandi protagonisti. Inutile ribadire quanto sia importante il marchio Baladin e la squadra di Musso nel panorama birraio artigianale italiano.
Invitare marchi concorrenti non è una mera dimostrazione di forza, è il segno tangibile di una filosofia aziendale veramente “Open”.
Due giorni di festa, ma anche due giorni in cui abbiamo avuto la sensazione di un movimento coeso e in ottima salute.

Gli amici di Dissapore sono sicuramente più bravi di noi nel raccontare il cibo, quindi vi invitiamo anche a leggere il loro bel post a firma Andrea Soban.