Mercato Metropolitano: Porta Susa a tutto cibo!

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Mercato Metropolitano (MM) è stata l’intuizione di Andrea Rasca durante Expo2015. Numeri da retail di successo. Oggi, la stessa intuizione, è traslata a Torino in un ex “non luogo” come la vecchia stazione passeggeri di Porta Susa.

Il progetto vede il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo attraverso il sito di e-commerce del Gruppo. Mercato Metropolitano copre un’area di 2.500 mq con il market e le botteghe del gusto e oltre 600 posti a sedere.

Tra le tante proposte, i visitatori troveranno la pizza del Nordest nelle originali proposte di Gabin, la focaccia ligure di Nonna Armida, rigorosamente con lievito madre, tutti i tipi di carne dai brasati agli stufati, il BBQ, il galletto e i burger gourmet di Hambistrò, la polenta, i risotti e la pasta fresca, il fritto di pesce di Freetto, gli okonomyaki  (cucina tipica di Osaka) di Maido, i dolci di Pasti Cheri, l’enoteca, i salumi e i formaggi italiani con le varie specialità della tradizione di L’Agricola, per chiudere con la caffetteria che si trasforma in cocktail bar alla sera con That’s Food – Cocktail&Tartare.

Nel market il Piemonte è rappresentato da interessanti realtà del territorio: Ortopaolo per l’ortofrutta, San Michele per la birra, Barbero per i dolci, Michelis per la pasta, Delper per il pane, Altalanga Azienda Agricola per le nocciole, Azienda Agricola Quota 1116 per il miele.

Mercato Metropolitano è un format replicabile in Italia e all’estero. Con ogni nuova apertura si propone di riqualificare aree urbane dismesse e, al contempo, aggregare piccole ma preziose realtà del patrimonio gastronomico italiano.

Oggi abbiamo sentito l’ideatore di Mercato Metropolitano, Andrea Rasca, per capire meglio il progetto.

Come nasce l’idea di portare MM a Torino? Cosa vi attira in questa città e quali potenzialità vede?
MM vuole svilupparsi nelle metropoli, italiane ed estere. Torino è sempre stata nella nostra mente per varie ragioni, prima su tutte siamo legati a questa città ed ai suoi cittadini anche attraverso altre importanti iniziative. In secondo luogo perché considero Torino una delle capitali italiane del buon cibo, in terzo luogo per i suoi cittadini che, come noi milanesi, sono sempre alla ricerca dell’eccellenza, delle novità, del buon vivere. Non ultimo perché è sulla traiettoria dell’Alta Velocità, che unisce le due metropoli come un percorso di gusti, cultura e arte. Porta Susa, in particolare, è davvero una bellezza. E senza “violentarla” o distruggere nulla, e con un attento lavoro di “rattoppo urbano”, torniamo a dare vita e lustro a questi pezzi di storia e di orgoglio cittadino.

Nella nostra chiaccherata abbiamo parlato di un differente approccio del consumatore verso l’acquisto alimentare: in cosa MM, da questo punto di vista, è innovativo?
E’ innovativo nel senso che ritorna alle origini, ritorna alla funzione che dovrebbero avere i mercati quella di offrire cibo buono, non spazzatura, cibo sano non “pompato” di conservanti o altre sostanze che nulla hanno a che vedere con la salute. E facciamo tutto ciò ricercando sul territorio i piccoli produttori, artigiani, coltivatori, cercando di pagare il giusto per avere prodotti fatti con passione ed offrire, a nostra volta, cibo di altissima qualità e salutare ai nostri clienti. Si ritorna a focalizzarci sui “valori” e non sui “prezzi”,  sugli “individui” e meno sui “consumatori”.

 

Market e ristorazione negli stessi spazi sono oramai un’abitudine per il consumatore; cosa offre il progetto MM in più rispetto alla concorrenza?

Il fatto che siamo integrati per davvero, tutto ciò che si mangia nei ristoranti si può trovare in vendita e viceversa. Un ciclo a zero waste con scarti tendenti a zero, perché il cibo non si butta, perché la morsa di questo consumismo spinto ha modificato il nostro modo di vivere e il pianeta non lo sopporta più. Quindi ecco la necessita di trovare nuovi modelli, nuove forme di retail a filiera corta.

Cosa porta MM a Torino come nomi e prodotti in più rispetto alla concorrenza? Cosa vi differenzia rispetto, per esempio, all’altra grande apertura – FiorFood – in Galleria San Federico?
Quello che abbiamo voluto portare è qualità e localismo, piccoli artigiani e prodotti speciali per la piazza Torinese: vero BBQ preparato da un Toscano-Californiano, 8/12 ore di lenta cottura mi modo che la carne delle ribs si stacchi come zucchero filato. Oppure le incredibili pizze del Triveneto, fatte con farine biologiche ai multicereali e lievitate tre volte (per dare una croccantezza e leggerezza impareggiabili). Poi Okonomiyaki, la “frittata” tipica giapponese (un fenomeno a Milano già da un anno) e a seguire le focacce genovesi di Recco, gli stufati della Lomellina, i salumi dell’Agricola, il fritto misto di pesce e tanto, tanto altro. Il market, poi, rappresenta una selezione fatta sul territorio insieme alla rete di circa 4000 filiali di Intesa Sanpaolo e queste eccellenze cambieranno e si moltiplicheranno nel tempo.

Lei ha una grande esperienze di mercati internazionali. Come giudica il grado di internazionalizzazione delle aziende alimentare piemontesi?
Il potenziale è enorme, purtroppo come per tutta l’Italia manchiamo ancora di una vera forza dirompente e di penetrazione dei mercati internazionali. Noi speriamo con MM di aiutare tutti questi meravigliosi piccoli produttori ad invadere i mercati esteri, tutti assieme, aggregandoci.        

  

Mercato Metropolitano, PIAZZA XVIII DICEMBRE 4, TORINO.

Lunedi – Giovedi 7:30 / 22:30
Venerdi – Sabato 7:30 / 00:00
Domenica 7:30 / 22:30.
Sito QUI.