Giorgio Rivetti inizia la battaglia in Alta Langa

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Giorgio Rivetti smuove le cronace piemontesi legate al vino. Campo di contesa l’Alta Langa.

Procediamo con ordine. A fine 2022 è stato votato una modifica del Disciplinare che regola la produzione dell’Alta Langa, ormai un prodotto di successo nel monde delle “bolle” non solo piemontesi.

Una norma tecnica sull’etichettatura e l’imposizione di tale norma a maggioranza ha scatenato l’ira di Rivetti e di alcuni piccoli produttori. Michele Antonio Fino su Intravino e Sapori del Piemonte hanno appofondito la questione meglio di me, invito alla lettura.

L’imprenditore piemontese non è certamente vergine ad attacchi contro il Consorzio Alta Langa, sempre con l’obiettivo di preservare un concetto di qualità che sarebbe attaccato invece da innovazioni troppo spinte (es. questione uve Nebbiolo).

Ricordiamo che la Contratto, oltre a essere una Casa storica con una delle quattro Cantine Cattedrali Sotterranee (con Gancia, Bosca e Coppo) da cui partì l’idea della candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, è tra le aziende vitivinicole che ha investito di più nell’Alta Langa.

Parliamo di una quarantina di ettari attorno a Bossolasco, sulle altre colline langarole, con vigneti sempre a una quota di circa 700 metri sul livello del mare. Un investimento che Rivetti vuole evidentemente difendere.

Non entro, non avendone le competenze, in questioni tecniche. Ma da uomo di comunicazione e marketing rilevo che i dubbi di Rivetti sono più che legittimi, e coinvolgono l’anima ed il senso più profondo del prodotto spumantiero.

Svantaggiare i piccoli produttori e allargare le maglie per permettere produzioni più elevate sono a lungo termine la morte dell’Alta Langa. Che deve invece essere il prodotto di qualità totale del panorama piemontese.

Ovviamente non è facile conciliare le esigenze di chi fa numeri (le grandi aziende) con chi ricerca la “nicchia”. Ma che senso hanno altre bolle “annacquate” made in Piemonte? Da ricercare al supermercato a pochi € a bottiglia?

Proiettando l’identità dell’Alta Langa fra 10/15 anni potremmo avere un prodotto di estrema qualità, con buon equilibrio fra produttori grandi e piccoli oppure l’ennesima operazione scaduta nell’inflazione del prodotto.

Pericolo che Rivetti ha ben presente nella propria visione di imprenditore.

Chi è Giorgio Rivetti

Giorgio Rivetti è un produttore vitivinicolo astigiano al timone della Spinetta di Castagnole Lanze e della Contratto di Canelli, e che ha vigneti, vini e interessi anche nelle aree del Barolo, del Gavi, del Timorasso e in Toscana.