Quanto vale la DOP economy in Piemonte?

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La DOP economy in Piemonte nel 2019 (fase pre-Covid) ha portato ad un miglioramento del valore della produzione pari al +10% rispetto al 2018. Ma la nostra regione rimane ancora indietro come fatturato generale prodotto rispetto a Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.

Lo dicono i dati del Rapporto Ismea-Qualivita 2020: Dop Igp da 16,9 miliardi di euro, +4,2% per la #dopeconomy.

Il Rapporto è l’indagine annuale che analizza i valori economici e produttivi della qualità delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG.

Principali numeri del comparto

L’analisi del XVIII Rapporto Ismea-Qualivita attesta la solidità e la forza di un sistema capace di promuovere lo sviluppo nell’intero territorio italiano e che, in questa fase di difficoltà legata all’emergenza Covid-19, può puntare sugli aspetti che si confermano pilastri strategici per le Indicazioni Geografiche e per il settore agroalimentare italiano.

I dati economici della #DopEconomy, relativi al 2019, delineano infatti un settore di primaria importanza e in crescita: 16,9 miliardi di euro di valore alla produzione (+4,2% in un anno), un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano e un export da 9,5 miliardi di euro (+5,1% in un anno) che corrisponde al 21% delle esportazioni nazionali di settore, grazie al lavoro di oltre 180.000 operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela riconosciuti.

DOP economy in Piemonte: il confronto con altre regioni

Il comparto agroalimentare DOP IGP è saldamente guidato dall’Emilia-Romagna, che conta il maggior numero di produzioni certificate (44 DOP IGP) in grado di generare un valore economico alla produzione di 3,1 miliardi di euro, per un contributo del 40% al valore complessivo del comparto.

È interessante inoltre sottolineare che le quattro regioni che seguono mostrano tutte crescite a doppia cifra nel 2019: Lombardia (+15%), Campania (+13%), Veneto (+12%) e Piemonte (+10%) generando complessivamente un valore di oltre 3,2 miliardi di euro alla produzione, in crescita del +14% rispetto ai 2,9 dell’anno precedente.

VITIVINICOLO DOP IGP: IMPATTO ECONOMICO REGIONALE

Nel settore vitivinicolo DOP IGP, il Veneto si conferma leader indiscusso con 53 vini certificati che generano complessivamente un valore alla produzione di 3,5 miliardi di euro (valore ex fabrica vino imbottigliato) per un contributo del 38% al valore complessivo del comparto.

La DOP economy in Piemonte insieme alla Toscana conta più di 50 produzioni certificate, in grado di generare un fatturato alla produzione vicino al miliardo di euro.

Delle prime cinque regioni per valore, tre sono del Nord-Est: oltre al Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige in quarta e quinta posizione. Segue la Sicilia, prima regione del Sud-Italia per valore economico del vino DOP IGP.

DOP economy: quali mercati esteri?

Il cibo italiano DOP IGP STG nel 2019 raggiunge i 7,7 miliardi di euro di valore alla produzione e cresce del +5,7% in un anno, con un trend del +54% dal 2009.

Bene anche il valore al consumo pari a 15,3 miliardi di euro per un +63% sul 2009.

Prosegue anche nel 2019 la dinamica positiva delle esportazioni: +7,2% in un anno, +162% dal 2009 e un valore che ha raggiunto i 3,8 miliardi di euro. Mercati principali si confermano Germania (786 mln€), USA (711 mln€), Francia (525 mln€) e Regno Unito (273 mln€).

Al 10.12.2020 si contano complessivamente 3.123 prodotti DOP IGP STG nel mondo, di cui 3.093 registrati nei Paesi europei a cui si aggiungono le 30 produzioni DOP IGP riconosciute in Paesi extra comunitari.

L’Italia conferma il primato mondiale per numero di prodotti certificati: 838 DOP, IGP, STG corrispondenti al 27% di tutti i prodotti a denominazione nel mondo.

Nel 2020 sono state registrate 47 nuove IG nel mondo, 39 prodotti agroalimentari e 8 vini: anche in questo caso l’Italia detiene il primato con 14 nuove registrazioni, 12 nel comparto agroalimentare e 2 nel vitivinicolo DOP IGP.

Andamento DOP economy italiana primo semestre 2020

Andamento confermato anche nel primo semestre del 2020, che ha visto un forte incremento generale delle vendite nel canale GDO, dovuto agli effetti dell’emergenza Covid-19, nel quale le vendite a peso fisso dei prodotti DOP IGP sono cresciute del +12%, ancora una volta con un incremento decisamente più sostenuto di quello del totale agroalimentare (+9,2%), a confermare una crescente consapevolezza dei consumatori verso le produzioni a indicazione geografica.

Info: www.ismea.it