CIOCCOLATO’ CHIUDE – LE PAROLE DI EUGENIO GUARDUCCI SULLA SANREMO DEL CIOCCOLATO

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Chiude CioccolaTò e con ogni probabilità sarà ancora piazza San Carlo, il “salotto” di Torino, ad ospitare l’edizione 2014 (la kermesse chiude con un +15% di fatturato rispetto al 2102).

“Per 10 giorni si è tenuto un evento molto partecipato attorno a una delle eccellenze della nostra città – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Torino Maurizio Braccialarghe – non certo un bazar, come qualcuno ha sostenuto, con polemiche talvolta strumentali. Da domani la piazza sarà completamente libera e tornerà al suo splendore”.

Eat Piemonte ha raccolto le opinioni di Eugenio Guarducci, architetto ed anima della manifestazione.
Un plus e un minus dell’organizzazione di quest’anno?
Un plus la location, un minus il nevischio di sabato che ha frenato l’affluenza sempre in crescita dall’inizio della manifestazione.
Come giudica la convivenza fra brand prettamente commerciali e produttori  artigianali? Una convivenza sostenibile?
Assolutamente si! Noi siamo la “Sanremo del Cioccolato” e a cantare e suonare possono venire tutti quelli che fanno una buona musica.
Come avete vissuto le polemiche di una parte minoritaria della città? (vedi post QUI)
Come un fatto fisiologico di qualsiasi evento di un certo spessore che si svolge nel centro storico di una città. Se non ci fossero critiche e polemiche non ci sarebbe l’evento.