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Report: attaccare Oscar Farinetti è ormai uno sport nazionale

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Attaccare Oscar Farinetti è ormai uno sport nazionale. Anche e soprattutto da sinistra.

L’imprenditore albese è stato protagonista di una puntata di Report trasmessa ieri, dal titolo “Il partigiano Oscar”.

Non è mancato nulla, perfino la squallida citazione di un episodio risalente alla Seconda Guerra Mondiale e che coinvolse il padre di Farinetti; vicenda per cui fu riabilitato nel 1960. Citarla è quindi il primo colpo basso.

Poi la storia sulla nascita di Eataly, altro fatto che gira almeno da vent’anni nell’area dell’antagonismo e della sinistra anticapitalista torinese; la gratuità dell’area ex Carpano da parte della Giunta Chiamparino.

Peccato che ai tempi nessuno potesse prevedere il successo di Eataly Lingotto, e quindi la concessione fu data di fronte ad una propria e vera scommessa.

Ma i piatti gustosi dell’inchiesta di Report su Oscar Farinetti sono due: la vicinanza con Renzi e il progetto bolognese FICO. Qui si affastellano accuse e sospetti, che ovviamente però non sono mai state inchieste giudiziarie.

Che FICO sia stato un progetto fallimentare non è una novità, e che sull’altare bolognese Oscar Farinetti abbia bruciato parte della sua credibilità imprenditoriale nemmeno. E le voci di speculazione edilizia devono essere dimostrate.

Come se a Bologna Farinetti fosse il padrone, mentre sappiamo essere altri i poteri che nella città emiliana muovono carriere e budget. Andrebbe di mezzo anche il nuovo stadio del Bologna. E cosa ci sarebbe di male? Non si sa.

Viene poi tirata in ballo anche la gara di appalto per la ristorazione di Expo2015. Ma c’è mai stata un’inchiesta? Irregolarità? Non ci pare. In ultimo, viene raccontata la rottura con Carlin Petrini e Slow Food per la vicenda della vendita di Lurisia alla Coca Cola.

Ora però la nostra opinione. Non abbiamo mai avuto collaborazioni pagate con Eataly, o rapporti lavorativi. Abbiamo dell’imprenditore Oscar Farinetti stima.

Sono anni che sentiamo sempre gli stessi attacchi ed aneddoti. Farinetti è un capitalista, con la capacità di fare tanto storytelling (a volte superfluo ed inutile). Il padre partigiano, le Langhe, Unieuro, ecc. ecc.

Sappiamo il repertorio farinettiano quale è, e sappiamo anche gli attacchi che gli vengono fatti da anni. Ma Oscar Farinetti, al netto di tutto, rimane un capitalista ed un imprenditore. Che quando può monetizzare lo fa, e bene.

Lo ha fatto con Unieuro alla grande, lo ha fatto con più acciacchi con Eataly. Lo ha fatto con Lurisia quando ne ha avuto la possibilità. Con FICO è andato in mezzo al guado, cosi come con Green Pea.

Intuizioni geniali, idee vincenti, sconfitte, fallimenti, speculazioni. Questo fa un imprenditore, e Farinetti lo è. Il suo compito non è piacere, e sicuramente non è piacere a tutti.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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