Quando un locale lascia il segno, bisogna raccontarlo subito. E per questo già oggi esce il mio racconto su Il Martinet a Torino, una trattoria piemontese in San Donato.
Ma visto che lasciamo il giudizio sulla cucina e le cotture ad altri esperti di cucina, importante è concentrarsi sulla storia delle persone. In particolare, sulla proprietaria del locale.
A 31 anni, Roberta Bonzo gestisce Il Martinet dal 2016. La sala è il suo playground, con una capacità di spiegare piatti e vini da grande professionista. E come tutte le professioniste è anche autocritica (ieri si è data un sei, io le avrei dato un otto).
Il suo mentore è il padre, Maurizio Bonzo. Il CV di questo padre è impressionante, ed inizia all’ALMA di Gualtiero Marchesi come studente per finire al NOMA di Copenhagen.
Con una formazione del genere, Roberta Bonzo dopo la laurea si butta nella ristorazione dando vita ad un locale che in otto anni di attività è ora perfettamente allineata ad una sostenibilità economica ancora miraggio per molti altri colleghi e colleghe. Chiari i capisaldi:
L’old-school di Maurizio si sposa con l’energia di Roberta e della sua brigata, attraverso un menù stagionale che ha piatti tradizionali (trattoria piemontese è del resto promessa di posizionamento) ma che sanno stupire e non poco. La salsa del loro vitello tonnato ne è una dimostrazione: si parte da senape, acciuga, capperi e nocciole per la parte grassa. Si arriva alla carne in bassa temperatura. Piatto perfetto che esce a 13€.
Altro antipasto, pane-burro-acciughe, è da orgasmo culinario. E poi si corre sereni verso guanciotta di manzo, ovetto con tartufo, dolci di altissimo livello (fra cui una ricetta allo sformato di mele semplicemente perfetta).
Ieri siamo stati invitati, ma il conto sarebbe stato sui 50€ a testa. Assolutamente promosso, oltre le aspettative. Si respira umiltà e grande professionismo. E i numeri premiano. Con ristorante a detta di Roberta sempre pieno e con doppio turno nel weekend. Ieri anche due tavoli di stranieri.
Non abbiamo provato la pasta fresca e i primi (torneremo!), che escono a 13€/14€ fino al “raviolone” con patate di montagna e tartufo nero a 20€. La pasta solo in parte è fatta in cucina, e per ragioni gestionali la produzione è demandata al Pastificio Profeta.
La lista dei vini è prettamente regionale, con cantine piccole e grand in un buon mix territoriale.
Il Martinet a Torino fa parte della rete Mangèbin.
La location esterna è nei pressi di via San Donato e corso Regina, zona non di passaggio e a due passi da Piazza dei Mestieri. In una zona fra San Donato e Campidoglio che offre chicche gastronomiche importanti (Piazza dei Mestieri, Dù Cesari, Dogana solo per citarne alcuni).
Aperto a pranzo solo la domenica, chiuso il lunedì. Durante la settimana apertura serale 19:30/22:30.
Il Martinet, Via Martinetto 4/B, +39 011 454 9408