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Guida Michelin Italia per il Piemonte: Cannavacciuolo protagonista

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Arriva il giorno dell’anno più importante per la comunità del “fine-dining” italiano. L’assegnazione delle nuove stelle Michelin, le conferme e le bocciature. La Guida Michelin Italia per il Piemonte è stata madre o matrigna?

Sicuramente madre amorevole per Antonino Cannavacciuolo, con due stelle per i suoi progetti di Asti (Chef Gianluca Renzi) e Novara (Chef Gianni Bertone) e il Mentor Chef Award. Matrigna per Torino e il resto del Piemonte, con nessuna nuova stella.

Clamorosa la retrocessione del Piccolo Lago di Marco Sacco che perde due stelle. Sono solo più tre i bi-stellati piemontesi.

Altre tre cattive notizie: perdono la stella La Gardenia di Caluso (immeritatamente), La Madernassa di Guarene (sempre immeritatamente) e Tantris a Novara. Due chiusure, Spazio7 a Torino e Bistrot Cannavacciuolo Novara, sono state ovviamente registrate dalla Guida.

Una nuova stella verde a Gavi, per Locanda La Raia. Gestita dalla famiglia Rossi Cairo dal 2002, La Raia è un progetto in fieri: locanda, azienda agricola e Fondazione per l’Arte.

Confermati tutti i tre stelle Michelin italiani (Piazza Duomo e Villa Crespi per il Piemonte) ed una nuova entrata veronese: Casa Perbellini 12 Apostoli di Giancarlo Perbellini.

In Italia la nuova mappa stellata è dunque: 69 stelle verdi, 341 stelle, 38 due stelle, 14 tre stelle.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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