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Chi è il nuovo Chef di Del Cambio dopo Baronetto (Diego Giglio)

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Nel cuore di Torino, affacciato su piazza Carignano, il Ristorante Del Cambio continua a raccontare la sua storia. Una storia che dal 1757 fonde cultura, eleganza e alta gastronomia, in un dialogo ininterrotto tra passato e presente.

Oggi, a scriverne il nuovo capitolo è lo chef Diego Giglio, piemontese di nascita e d’adozione professionale, che assume la guida della cucina stellata con l’ambizione di proseguire – e rinnovare – un percorso corale e profondamente identitario.

Giglio non è un volto nuovo tra le mura di Del Cambio: fa parte della brigata fin dalla riapertura del 2014, quando affiancò Matteo Baronetto nel rilancio di uno dei ristoranti più iconici d’Italia.

Dopo oltre un decennio, ne eredita il testimone portando con sé un bagaglio costruito fianco a fianco con Carlo Cracco a Milano e affinato in contesti di grande prestigio, come l’Hotel Palazzo Parigi.

Il suo approccio è chiaro: custodire l’essenza del luogo per raccontarla in modo autentico, elegante, ma mai nostalgico.

“Il nostro obiettivo – spiega – è farci portavoce della storia di questo luogo, rappresentando la tradizione in una versione mai scontata, ma neppure snaturata.” Parole che riflettono una visione consapevole, basata su studio, umiltà e lavoro di squadra”.

Del Cambio oggi è molto più di un ristorante: è un progetto culturale che include anche la Farmacia Del Cambio – boutique gastronomica ispirata a una storica farmacia ottocentesca – e il Bar Cavour, cocktail bar cosmopolita e sofisticato, con l’intima Stanza Verde.

Insieme, queste realtà compongono un ecosistema raffinato, votato alla celebrazione del tempo, del gusto e della bellezza.

In cucina, l’identità si esprime attraverso una proposta gastronomica che valorizza il territorio e le sue radici, con una sensibilità capace di attraversare le epoche.

Non è un caso che uno dei filoni narrativi centrali sia proprio il legame culturale e culinario tra Piemonte e Francia: un dialogo che da secoli forgia uno stile unico e riconoscibile, fatto di contaminazioni nobili e sapori eleganti.

“Interpretare la tradizione richiede rispetto e umiltà” aggiunge Giglio, e il suo lavoro – insieme al sous chef Francesco Rovai, alla pastry chef Giorgia Mazzuferi, al sommelier Mirko Galasso e al restaurant manager Fabio Furci – si fonda su una semplicità studiata, che esalta il gusto attraverso materie prime d’eccellenza e tecniche raffinate.

Nei piatti, come negli ambienti decorati da opere site-specific di artisti contemporanei, si riflette un pensiero estetico coerente, in cui ogni dettaglio contribuisce a raccontare una storia. Non solo quella di un ristorante, ma quella di una città, di una regione e di un’eredità culturale da custodire e far evolvere.

Del Cambio oggi è dunque memoria viva, visione condivisa e laboratorio del gusto, capace di trasformare ogni esperienza in un viaggio nel tempo, senza mai perdere la rotta del presente.

📍 Ristorante Del CambioPiazza Carignano 2, Torino. 🍽 Aperto a pranzo dal venerdì alla domenica e a cena dal martedì al sabato. 🔗 www.delcambio.it



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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