Torino si conferma sempre più una meta d’elezione per cene evento, grazie a professionalità uniche.
Due appuntamenti recenti hanno esaltato il panorama gastronomico della città: la serata a quattro mani alla Pizzeria Sesto Gusto e la sfida culinaria tra Luca Scaiola e Anna Ghisolfi.
Grande successo per la serata organizzata dalla Pizzeria Sesto Gusto, che ha visto protagonisti Massimiliano Prete e Roberto Di Pinto, chef una stella Michelin del Sine Restaurant di Milano.
Questo evento ha segnato la prima tappa de “Il Giro d’Italia del Gusto”, iniziativa promossa dagli Ambasciatori del Gusto per creare un dialogo tra l’arte della pizza e l’alta cucina.
Due personalità complementari si sono incontrate per esplorare contaminazioni culinarie tra Nord e Sud.
Roberto Di Pinto, napoletano di nascita e appassionato di pizza, ha saputo fondere la tradizione partenopea con la sua visione innovativa, mentre Massimiliano Prete ha accolto con entusiasmo l’influenza della cucina napoletana nella sua concezione di pizza gourmet.
A rendere la cena ancora più speciale è stata la selezione di vini Ceretto Terroirs, che ha accompagnato ogni portata in un viaggio sensoriale tra Francia e Piemonte.
Il menù ha visto protagonisti piatti come la pizza “Stellata” con base alla barbabietola e caviale, la “Genovese” con orzo e funghi e il dessert “Voleva essere un cannolo” con crema alla ricotta e arancia candita, chiudendo il percorso con un Moscato d’Asti 2024.
In occasione del Frecciarossa Final Eight di basket, un’altra serata d’eccezione ha acceso i riflettori sulla gastronomia piemontese: la sfida tra gli chef Luca Scaiola e Anna Ghisolfi, tenutasi al ristorante Fratelli Scaiola. Un confronto all’ultimo piatto che ha esaltato le radici del territorio con un tocco di creatività.
Luca Scaiola ha sorpreso il pubblico con piatti come “A Suon di Agnolotti”, un omaggio alla tradizione piemontese con agnolotti quadri e ristretto di arrosto, mentre Anna Ghisolfi ha risposto con la sua versione innovativa: plin con sferificazione di Barbera.
Il dolce di Scaiola, “Gianduja e’ bel cioch”, ha celebrato il cioccolato piemontese con crumble al bacio di dama e pere al vermut, mentre Ghisolfi ha chiuso la cena con un fresco “Mandarino in zuppa”.
Ad accompagnare il menù, una selezione di vini tortonesi scelti dal Presidente del Consorzio del Timorasso, tra cui il metodo classico Timorasso Ezio Poggio 2020 e il Derthona 2021 Vigneti Repetto.
Questi due eventi confermano Torino come crocevia di sperimentazione e alta cucina, dove tradizione e innovazione si fondono per regalare esperienze uniche.
La città si afferma sempre più come punto di riferimento per gli amanti delle “Cene Evento”, offrendo occasioni imperdibili per scoprire il meglio della gastronomia italiana.