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Capodanno ad Alessandria: la storia di una tradizione

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Capodanno ad Alessandria, ma ad agosto, il 31 agosto per la precisione.

Del resto proprio la fine dell’agosto ed il rientro in città è la vera ripartenza annuale: e allora perché non brindare e ritrovarsi in piazza? Questo ha pensato nel 2004 Monica Moccagatta, proprietario dell’enoteca “Mezzolitro”.

E il prossimo 31 agosto, saranno esattamente venti gli anni del Capodanno Alessandrino. Festa riconosciuta dal Comune e che coinvolge ormai oltre settanta esercenti ma anche altre città come Acqui Terme, Ovada o Casale Monferrato.

“Ci sono state edizioni dove abbiamo toccato le diecimila presenze” – spiega Moccagatta a La Repubblica.

Il marchio è registrato, ma la festa non è ingabbiata in associazioni. E’ un evento cittadino che ormai coinvolge commercio, musei e cittadini. Con l’obiettivo di vivere la città, ritrovarsi e ripartire.

Monica Moccagatta, insieme all’altro ideatore Marco Beria, sceglie ogni anno anche il tema del Capodanno ad Alessandria.

Il 2024 sarà dedicato all’infanzia.

“Insieme a Renato Vacotti, e vestita da Mary Poppins, sono andata in una scuola per l’infanzia, la ‘Mariotti’: ci siamo ritrovati con oltre cinquanta piccoli alunni e alunne, che grazie al coinvolgimento delle maestre hanno realizzato il disegno. Renato lo ha elaborato e da un paio di giorni lo vedete sui manifesti in città” conclude Moccagatta.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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