Nasce un gruppo italiano da 30 milioni€ di ricavi, circa 1 milione di visitatori ed un indotto di circa 400 dipendenti. Nasce in seguito all’acquisizione da parte del Bioparco Zoom di Torino di Parco Natura Viva, in provincia di Verona.
Il settore è quello della conservazione naturalistica e dell’edutainment, la progettazione di esperienze immersive per famiglie.
Cita il comunicato: “Grazie a competenze ed expertise distintive di ognuno dei due parchi, la nuova alleanza punta a superare i confini nazionali diventando uno dei player più importanti, a livello europeo, nel settore zoologico sviluppando, sempre più, asset esperienziali e fortemente tematizzati ma, allo stesso tempo, educativi e orientati alla tutela della biodiversità, aumentandone anche le risorse e l’impegno nella ricerca mediante il potenziamento delle due fondazioni (Fondazione ZOOM e Fondazione Arca – Parco Natura Viva)”.
La società controllante Bioparco Zoom vara quindi Openature, realtà che appunto gestirà i due parchi e che punterà anche ad uno sviluppo internazionale.
Il settore, infatti, necessita di grandi investimenti ed oltre ad essere intrattenimento è anche ricerca scientifica e culturale. E come detto più volte, i Bioparchi non sono gli Zoo di vecchia concezione.
Gli animali presenti nascono già in ambienti non selvatici, rendendo dunque impossibile un loro ritorno in natura. Queste realtà puntano appunto a conservare questi esseri viventi in ambienti sempre più sostenibili e con l’assenza di gabbie.
“Questa operazione – dichiara Umberto Maccario, già CEO del gruppo ZOOM e oggi nel ruolo di CEO per entrambe le strutture – è stata resa possibile grazie alla condivisione di mission e valori ed è stata dettata dalla volontà di proseguire, con ancor più forza, la tutela della biodiversità, la salvaguardia delle specie a rischio estinzione e l’educazione dei visitatori. Da oggi potremo mettere a fattor comune i punti di forza che da sempre caratterizzano i due parchi, consentendoci di raggiungere risultati ancor più ambiziosi. Tra gli obiettivi che ci siamo posti nel medio termine vi sono il superamento del milione e mezzo di visitatori consolidati annui, con conseguente incremento di valore per tutti gli stakeholders e per il territorio attraverso la crescita degli investimenti, l’ampliamento degli organici e lo sviluppo dii progetti di conservazione“.