Streglio rilanciata da Domori e Galup: investimento a None

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Streglio rilanciata da Domori e Galup è una delle belle notizie per il Piemonte del cibo.

None è una città alle porte di Torino.

Le ferite della ritirata industriale sono ben visibili alla sua periferia e da molti anni era ben percepibile anche la decadenza dell’area produttiva Streglio (il marchio ha vissuto almeno un decennio di alterne vicende giudiziarie).

Ma di questi giorni la notizia che Streglio è al centro di un’operazione industriale e finanziaria che vede coinvolti appunto Domori (Illy) e Galup.

La cronaca. Domori, il marchio di cioccolato d’alta gamma del gruppo Illy, rileva lo stabilimento di Streglio.

E nei prossimi 24 mesi trasformerà gli impianti di None, fermi ormai da tre anni, in un insediamento produttivo ad alta automazione ed estenderà le linee dagli attuali 12.000 a 36.000 metri quadrati.

L’obiettivo è quello di dare vita a una vera e propria cittadella del cioccolato, con tanto di polo logistico e percorsi didattici, dove verranno trasferite anche le attuali linee produttive di Domori.

“Per noi sarà un passaggio di crescita fondamentale, che ci permetterà di raggiungere le dimensioni produttive a cui da sempre puntiamo” spiega l’ad Andrea Macchione.

L’investimento sarà pari a 10 milioni di euro, in coordinamento con il Comune di None e la Regione Piemonte.

E Galup? Nel processo di rilancio dell’area produttiva entrerà anche Galup, con il quale Domori collabora da anni perla realizzazione di panettoni e pandori: a Galup infatti è stato ceduto il marchio Streglio, anche se i gianduiotti continueranno ad essere prodotti nello stabilimento di None.

Streglio rilanciata da Domori e Galup: altre novità?

Dopo la crisi Caffarel e i dubbi della fusione con Lindt, arriva questa bella notizia. E alcuni rumors parlano anche di imminenti novità per il rilancio di un altro storico marchio piemontese.