Pescaria Torino apre in via Accademia delle Scienze 4.
Il celebre fast food di pesce pugliese approda a Torino con una sede su due piani dopo aver conquistato Milano, dove ha già due negozi.
L’inaugurazione ufficiale al pubblico è fissata per il 16 ottobre a partire dalle 19,30: esibizione live di musica italiana con gli Skanderground con vino della cantina San Marzano.
Pescaria è il primo format in Italia completamente plastic free: da dicembre 2018 ha scelto di rinunciare alla plastica monouso risparmiando circa 6 tonnellate di plastica al mese per punto vendita.
Al posto della plastica posate e bicchieri in PLA, materiale derivato dal mais.
Pescaria Torino: pesce sostenibile
I fondatori del fast food di pesce hanno anche aderito al Sustainable Restaurant Program e ottenuto la certificazione Friend of the Sea che prevede la promozione di buone pratiche di consumo ecosostenibile del prodotto ittico, sostenendo attività di pesca e acquacoltura certificate.
Nel nuovo menu il pesce c’è, ma è sostenibile: ombrina e Cobia, pesce bianco di altissima qualità allevato in ambienti privi di stress e senza ormoni, coloranti e pesticidi.
Pescaria: la storia
Pescaria è nata nel cuore della provincia barese.
Il primo store è stato inaugurato a Polignano a Mare nel 2015.
Il marchio nasce grazie al lavoro creativo dell’agenzia di marketing Brainpull di Domingo Iudice e quello pratico di Bartolo L’Abbate, commerciante ittico e all’estro dello chef Lucio Mele.
Nel 2016 è stata inaugurata la prima sede di Pescaria a Milano in via Bonnet, e nel 2018 è arrivato il secondo store, in via Solari.
Pescaria oggi ha 140 persone, e serve quasi 500 persone al giorno per punto vendita.
Anche per questi motivi, i vertici di Facebook hanno inserito Pescaria negli Earnings Call di Facebook per aver dato valore all’economia territoriale creando posti di lavoro.
Negli ultimi anni Pescaria ha promosso iniziative innovative a livello sociale, puntando in particolar modo alla valorizzazione del territorio, investendo sulla sostenibilità ambientale e sulle attività di inclusione sociale.
Esempio è “Cucinare per Ricominciare”, progetto di formazione professionale, accoglienza, inclusione sociale e lavorativa pensato per i migranti, premiato a Marzo 2019 dall’Agenzia ONU per i Rifugiati – UNHCR e dalla Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia.