Mollica Torino contro All’Antico Vinaio: sfida vinta per David

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David contro Golia, o per chi ha letto il libro dello storico Salomoni, i corsari contro l’Impero. Metafore che evocano una sfida molto più leggera: quella di Mollica Torino contro All’Antico Vinaio.

Sono veramente pochi i metri che dividono la seconda sede di Mollica Torino (via Verdi 33) dal negozio torinese de All’Antico Vinaio (Via Sant’Ottavio 18), l’impero di Tommaso Mazzanti.

La vicinanza l’ho notata oggi, i due negozi sono visibili l’uno di fronte all’altro. Come due vascelli possono scrutarsi. E quindi mi è venuta voglia di metterli in competizione. Focaccia farcita contro Schiacciata fiorentina.

Parametri: accoglienza, gestione del locale e degli ordini, prodotto e prezzo, racconto, saluto.

Chi offre una migliore esperienza globale? Siamo ben consapevoli che vengono comparate una società di due negozi contro una catena che ha travalicato i confini nazionali. Ma per il cliente torinese ed il turista sono due locali vicini e basta.

Accoglienza

L’accoglienza è purtroppo “freddina” in entrambi i locali. E pur con tavoli abbastanza occupati non c’erano resse o code ingestibili. Ma mentre è difficile per una catena come All’Antico Vinaio trasmettere un modello di accoglienza (ma sorridere è gratuito, soprattutto se il tuo frontman è il simpatico Mazzanti), uno sforzo in più me lo sarei aspettato da Mollica.

Ai banchi delle due insegne nessuno ha tentato di spiegarmi nulla, dando per scontato sapessi già tutto. E l’offerta di Mollica va spiegata, soprattutto ai neo-clienti.

Mollica Torino offre quattro tipi di focacce e lievitati (pane bianco, focaccia, baresina, piemontesina) e si pagano solo due tariffe: 8,5€ e 9,5€. Poi la focaccia scelta viene farcita secondo delle ricette e con 2€ di più aumenta il ripieno (chiamato “esagerato”).

Tutto questo è spiegato in un cartello all’ingresso del locale, ma la filosofia del marchio sarebbe bella fosse accennata dalla persona in cassa. Che pur nella sua gentilezza non ha tentato l‘upgrade proponendo l’esagerato. Ha solo chiesto cosa volessi da bere, senza però accennare a cosa avessero in offerta (hanno la Molecola e le birre di EDIT).

Fredda l’accoglienza All’Antico Vinaio. Pochissimi sorrisi e zero spiegazioni. E nonostrante i 35° gradi fuori, alla cassa non mi è stato nemmeno proposto quale bevanda desiderassi. Quante vendite perdono così in un giorno?

Gestione del locale e degli ordini

Entrambi i locali sono nuovi e ben strutturati. Più piccolo Mollica Torino, con una sala banco/ingresso, una sala laterale e un bel dehors. Ben organizzato anche All’Antico Vinaio, con un ambiente unico spazioso. Ma mancavano le sedie sui banconi laterali, ed una persona sola come me doveva occupare un tavolo.

Code e gestione ordini buone su tutte e due le insegne, più veloci All’Antico Vinaio anche per la maggiore standardizzazione del prodotto e la presenza di ben quattro banconiste. Mollica Torino aveva solo un ragazzo alla cassa ed una banconista. Comunque veloci.

Prodotto e Prezzo

Sul prodotto rischiamo di aprire un dibattito: parliamo di un prodotto artigianale da piccoli produttori (Mollica Torino) contro un prodotto standardizzato per una catena. Qualitativamente il mio ordine (focaccia ripiena Erbivora, Toma dei casari di Pont Canavese, Mix di verdure di stagione, Salsa Zucchinosa (Zucchine, Arachidi & Curry)) presso Mollica era superiore a quello del Vinaio (Schiacciata Gourmet crudo, rucola, grana). Superiore per lievitato ed ingredienti del ripieno.

Ma qui lo stupore: 11€ il pagato da Mollica (8,5€ per la focaccia, 2,5€ per la Molecola), 9€ per Vinaio per la sola schiacciata. Un prodotto ottimo costa meno di un buon prodotto. Le altre schiacciate All’Antico Vinaio vanno poi a salire fino a 14€, mentre il massimo di Mollica è 11,5€. I taglieri vanno a 10€, formula aperitivo a 8€.

Sul prezzo/qualità, dunque, il vascello di Mollica Torino affonda il galeone de All’Antico Vinaio. Pensiamo che affitto locale e maggior numero di dipendenti influenzino i costi dei singoli locali dell’imprenditore toscano.

Racconto

Come abbiamo detto per l’accoglienza, il racconto dei locali è un pò scarso all’interno dei negozi. Si pensa forse che i social e la comunicazione (su Tommaso Mazzanti si è detto tutto ed è perennemente in giro per podcast e conferenze, ma anche i ragazzi di Mollica spingono molto) preparino già i clienti. Ma non è sempre così, e a differenza delle prime visite fatte da Mollica a San Salvario, i nomi dei fornitori sono meno presenti.

Complice agosto, con tanti uffici già chiusi ed attività universitaria ai minimi, tutti e due i locali erano pieni di turisti.

Saluto

All’Antico Vinaio il saluto non si sa cosa sia. Con gentilezza, invece, il cassiere di Mollica ha salutato e domandato come era andata. Magari sarebbe stato utile anche una piccola indagine su come avevo trovato l’insegna, cosa ne pensassi ecc. ecc. Tutte informazioni che, se non impegnati nel servire, possono essere raccolte pur senza disturbare il cliente. E ci sarebbe spazio anche per azioni di marketing fidelizzante …

Conclusioni

All’Antico Vinaio si dimostra un format che ha nel target turistico o di passaggio la propria fonte principale di reddito: un buon prodotto standardizzato, però eccessivamente caro per un lavoratore stanziale o uno studente. Se praticamente alla stessa cifra o a molto meno posso accedere ai prodotti di Mollica Torino, scelgo l’insegna torinese.

Mollica Torino contro All’Antico Vinaio non è più una lotta impari, vince David contro Golia.