Chi è cresciuto durante la Pandemia?

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Chi è cresciuto durante la Pandemia? cioccolato e Hi-Tech, Fashion e vino a domicilio: settori in crescita anche nel 2020.

Avevamo già parlato del fattore crescita nel 2020 a livello globale, ora sondiamo il caso Italia.

Premessa: il 2020, per l’economia italiana, è l’annus horribilis. Il Pil sforbiciato dell’8,8%, la strage di circa 300mila serrande abbassate per sempre e il crollo dei consumi del 10,8%.

Ma chi ha avuto l’intuizione giusta è riuscito a crescere.

Chi è cresciuto durante la Pandemia: il Cacao

Nutella caput mundi: 12,3 miliardi€ di fatturato, +7,8% rispetto al 2019, oltre trenta stabilimenti in giro per il pianeta e un organico che supera i 34 mila dipendenti. Quella dei Ferrero non è una società, è ormai un brand globale a tutti gli effetti.

Ma tutto il settore cacao ha fatto gola durante il lockdown: anche Icam, azienda lombarda del settore, chiude con il segno positivo.

Per lei il giro d’affari vale 177 milioni€ (aumentati del 15%), ma è il rimbalzo nell’export (+16%, nel periodo in cui le frontiere erano chiuse e gli spostamenti più difficili) la notizia che sorprende.

Chi cresce a Brescia: Sabaf

Nel bresciano è la Sabaf ad avere i numeri da record: per l’azienda che produce componenti per apparecchi domestici, il bilancio appena concluso registra 184,9 milioni€ di fatturato, in crescita del 18,6%.

1.300 assunzioni e 34 milioni€ di investimenti.

Chi cresce a Napoli: PEC

PEC è una ditta che si occupa di confezionare borse da donna per l’alta moda. Raggiungono quota sei milioni€ di fatturato durante la pandemia con un attivo di circa 80.000 capi prodotti in un anno e parliamo di un’azienda che fino otto anni non c’era: e che, invece, oggi dà lavoro a 145 operai, non cede alle subforniture e gestisce autonomamente tutta la filiera produttiva.

Esprinet

La brianzola Esprinet, attiva da tempo nella distribuzione all’ingrosso di prodotti tecnologici, nel 2020 ha raggiunto il guadagno stellare di 4,5 miliardi€, che sale del 14% rispetto al periodo precedente.

Supera così le sue stesse aspettative e diventa una delle aziende leader nel Sud Europa per la distribuzione di materiale tecnologico.

Nata negli anni Settanta (quando un personal computer era a tutti gli effetti il futuro), quotata in borsa dal 2001, ha una rete capillare anche nella penisola Iberica.

Chi è cresciuto durante la Pandemia: alimenti e innovazione

In Valtellina la bresaola vola: Rigamonti vanta un bilancio di 135 milioni€, +7% in comparazione al 2019.

Nel primo trimestre del 2020 il settore dell’agroalimentare era sotto del 40%, ma da metà giugno è iniziata la ripresa: 7.700 tonnellate di carne, il bio che risolleva gli animi e la recente acquisizione da parte del gruppo Brianza Salumi han fatto il resto.

Sono però i giovani lombardi di Winelivery a salire sul podio del rialzo maggiore: per loro, che si sono letteralmente inventati il mercato della consegna a domicilio di alcolici e bevande pronte per essere stappate, l’emergenza sanitaria si chiude con un aumento del 600% (sì, avete letto bene) del fatturato.

Winelivery

Chi è cresciuto durante la Pandemia è sicurante Winelivery: ha macinato 7,5 milioni€ di affari consolidati, sei volte il bilancio 2019, 700.000 app scaricate e un tasso di penetrazione nel territorio dell’1,2%.

L’idea di Francesco Magro e Andrea Antinori (venuta dopo una cena a secco in quel di Milano) centra il bersaglio, ma loro chiariscono: “Non è mica finita qui”.

Chi è cresciuto durante la Pandemia: Tannico

Va bene anche a Tannico, altra enoteca del delivery che raggiunge i 37,5 milioni€ incamerando un +82% rispetto al 2019: 2,5 milioni di bottiglie spedite e una rete ramificata per lo più all’estero, dagli Usa al Regno Unito, dalla Svizzera alla Francia.

Fondata nel 2012, la Tannico si appoggia su oltre 2.500 cantine e, recentemente, ha incamerato una quota di partecipazione dal gruppo Campari.

Cresce anche Bergamo con Delcon

Infine c’è la Delcon di Bergamo, specializzata nella progettazione (e nella produzione) di software e dispositivi medicali per le trasfusioni di sangue. In poche parole, coniuga al suo interno i due settori che la pandemia ha messo sotto la lente d’ingrandimento: la scienza e l’informatica.

Nel 2020 il fatturato della Delcon ha raggiunto i 12,8 milioni€, con una crescita del 25%.

“Siamo riusciti ad adattarci in modo molto rapido a situazioni estreme e soprattutto imprevedibili – afferma Barbara Sala – e questo ci ha permesso di continuare a offrire i nostri servizi ai clienti”.