Cattedrali Sotterranee di Canelli: ci salverà il Nord Europa?

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Alzi la mano chi conosce le Cattedrali Sotterranee di Canelli? Sono uno dei patrimoni UNESCO del Piemonte, e l’appellativo “Cattedrali Sotterranee” deriva dalle ampie volte caratterizzanti le gallerie che traggono origine da più piccoli locali scavati nel sottosuolo durante il basso medioevo, con lo scopo di stoccare merci destinate soprattutto ai porti liguri.

Dopo la metà del XIX secolo, i sotterranei, dove si registra una temperatura costante di 15°C tutto l’anno, divennero il luogo ideale per la produzione dello Spumante e a questo scopo vennero ampliati fino a raggiungere un’ estensione di svariati chilometri.

Attualmente sono visitabili le Cantine Contratto, le Cantine Gancia, le Cantine Bosca e le Cantine Coppo.

Proprio l’azienda Bosca, nell’ambito del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, ci ha aperto le porte delle sue Cattedrali Sotterranee.

Con molta vergogna confesso di esserci stata per la prima volta, e di aver toccato con mano quanto potenziale turistico rappresentino le quattro cantine.

Oltre 20 km di percorso totale, fra collina e città di Canelli. Decine di migliaia di bottiglie lasciate a fermentare, per dare vita ad un prodotto premium ma accessibile veramente a tutti. La “Riserva del Nonno” di Bosca esce al pubblico a 20€ la bottiglia di media (un vero lusso giornaliero…)

Con l’ingresso delle Cantine Sotterranee nel circuito UNESCO, il turismo di queste zone ha subito accellerazioni importanti. Nonostante la scarsa proprensione a fare sistema (non esiste coordinamento fra le quattro Cantine ma solo rapporti di buon vicinato) i turisti provenienti dal Nord Europa (Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda) assicurano un flusso costante, merito anche delle numerose aperture B&B in zona.

Ancora una volta, ciò che gli italiani ignorano è invece valorizzato all’estero. Una buona notizia, ma che dovrebbe far riflettere. Anche perchè non esiste ad oggi un disegno strategico, ma tutto è demandato alla buona volontà delle aziende.

L’azienda BOSCA

Con 185 anni di storia BOSCA è guidata da sei generazioni dalla stessa famiglia. È uno dei player mondiali del settore dello spumante, fortemente internazionalizzato e sempre orientato a nuovi mercati e nuovi prodotti. Pia, Gigi e Polina hanno preso in mano le redini di un’azienda il cui obiettivo è sempre molto forte e ben definito.
I mercati nuovi continuano ad essere la priorità di Bosca, e per raggiungerli l’ideazione di prodotti
nuovi è considerata il cavallo vincente. Oggi, in un mondo globalizzato come è quello in cui viviamo, il
concetto di nuovo mercato per Bosca si è adattato alla situazione geopolitica attuale ed in modo trasversale. La globalizzazione ha fatto sì che i mercati intesi in modo tradizionale non siano più terreno
fertile per nuove esplorazioni ma lo sono invece quelli che Bosca sono i identifica come nuovi e si
vengono a creare grazie ad esempio alle migrazioni degli ultimi tempi. Alcuni dati:

Produzione

75 milioni di bottiglie prodotte all’anno in tutto il mondo, 40 Paesi di distribuzione, 2 stabilimenti di produzione in Italia e Lituania oltre a un accordo di produzione in Russia e ad una joint venture in India
50 mila bottiglie di spumante metodo classico arrivano ogni anno dalle Cantine storiche di Canelli

Distribuzione e altri dati

Canali di distribuzione: GDO, ristoranti, enoteche, e-commerce. 75% quota di mercato nella GDO in Italia. All’estero la pressoché totalità. Stabilimento principale: Costigliole d’Asti. 2 linee di produzione di cui una dedicata esclusivamente ai prodotti di oggi.

Lituania: Kaunas, la cui produzione va a servire l’ex blocco sovietico, oltre e principalmente la Russia.
Russia: Kaliningrad, qui un accordo produttivo permette di integrare la produzione per servire il
mercato russo nei picchi di mercato. 100 dipendenti in Italia divisi in 70 nell’industria e 30 in agricoltura
Terra. 103 ettari di vigneti situate nelle zone più vocate per i vini piemontesi.

Prenota la tua visita alle Cattedrali Sotterranee Bosca QUI.